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 2012  giugno 15 Venerdì calendario

Perché bisogna donare il sangue - Ieri è stata la Giornata mondiale dei donatori di sangue: come si diventa donatori ? Bisogna avere un’età tra i 18 e i 65 anni e un peso superiore ai 50 chili

Perché bisogna donare il sangue - Ieri è stata la Giornata mondiale dei donatori di sangue: come si diventa donatori ? Bisogna avere un’età tra i 18 e i 65 anni e un peso superiore ai 50 chili. Inoltre occorre una preventiva valutazione del medico del centro trasfusionale a cui ci si rivolge. Ogni volta che si decide di donare il sangue, è necessario compilare un questionario nel quale si dichiarano alcuni fattori relativi al proprio stato di salute. Inoltre verranno misurati pressione arteriosa ed emoglobina. Che cosa viene richiesto nel questionario? Le domande sulle abitudini di vita (ad esempio rapporti sessuali a rischio e uso di sostanze stupefacenti) hanno bisogno di risposte sincere che servono a garantire una maggiore sicurezza trasfusionale. Inoltre vengono richieste informazioni sullo stato di salute, su precedenti operazioni, sulla recente assunzione di medicine e su eventuali viaggi all’estero. Con che frequenza si può donare? Gli uomini lo possono fare fino a quattro volte l’anno, con una pausa minima di 90 giorni. Stesso intervallo anche per le donne, ma mai più di due volte all’anno. È escluso il periodo immediatamente precedente e successivo al ciclo mestruale e quello della gravidanza. E dopo aver partorito occorre attendere 12 mesi. Esistono controindicazioni? Nessuna, ma è opportuno seguire alcune semplici regole appena terminato il prelievo: bere tanta acqua e fare una seconda colazione in cui privilegiare gli zuccheri. Tra l’altro per donare non è richiesto il digiuno, ma è sufficiente aver fatto una colazione leggera con frutta fresca o spremute, tè o caffè poco zuccherati. Inoltre è consigliabile in quella giornata non svolgere attività sportive, e il giorno successivo sostenere un’attività fisica moderata. Qual è l’esigenza di sangue in Italia? Le stime parlano di 40 unità di sangue l’anno ogni 1.000 persone, cioè in tutto di circa 2.400.000 unità. Nel 2000 il nostro Paese ha quasi raggiunto l’autosufficienza a livello nazionale: ogni anno mancano all’incirca 40-45 mila sacche. La regione dove si dona di più è l’Emilia Romagna, con 60 unità ogni anno, seguita dal Friuli. Quanti sono i donatori nel nostro Paese? Quelli periodici regolari sono circa 1 milione e 600 mila. Andrea Tieghi, presidente nazionale dell’Avis. «Le associazioni crescono dell’1,5-2% l’anno, ma i bisogni aumentano del 3-4 %: è un’eterna rincorsa». E qual è la situazione in Europa? Oggi più di 500 milioni di cittadini dell’Ue dipendono dal sangue donato da meno di 15 milioni di donatori. Ciò non basta per soddisfare il fabbisogno di tutti gli europei che dipendono dal sangue per sopravvivere in caso di incidente o di malattia cronica che richiede trasfusioni regolari. E nel mondo? Ogni anno vengono effettuate 92 milioni di donazioni. Ma 30 milioni di persone lo fanno una volta sola e poi non ripetono l’esperienza. Si percepisce qualche indennità, se si dona il sangue? Si tratta di un’azione volontaria dettata da puro spirito di solidarietà, e in quanto tale in Italia non viene retribuita. In alcune nazioni, invece, la donazione viene compensata da modiche somme di denaro, diventando così un mezzo ausiliario di sussistenza per i senza lavoro. In compenso almeno una volta all’anno vengono effettuate a titolo gratuito delle analisi complete, un vero e proprio check-up del sangue. La donazione dà almeno diritto a un permesso dal lavoro? La legge 584/1967 prevede che il lavoratore dipendente che dona sangue abbia diritto a un permesso retribuito (pari alla normale retribuzione), cioè ad astenersi dal lavoro per 24 ore dal momento in cui si è assentato per il prelievo. Il datore di lavoro, che ha l’obbligo di concedere il permesso, può chiedere il rimborso della retribuzione corrisposta all’Inps. Perché bisogna donare il sangue? Il sangue prelevato viene separato in tre componenti: globuli rossi, piastrine e plasma, che potranno essere utilizzati per tre persone diverse. Un paziente affetto da leucemia acuta, durante la terapia di induzione, può aver bisogno nell’arco di sei settimane di 80-120 trasfusioni di globuli rossi e piastrine; per sostenere un trapianto di midollo osseo, il paziente può aver bisogno di 100 trasfusioni di globuli rossi e piastrine; coloro che sono affetti da anemia mediterranea grave, per mantenere un buon livello di emoglobina, necessitano di trasfusioni di globuli rossi ogni 20-30 giorni. Perché ogni anno si sente parlare di carenza estiva? La carenza di sangue nei mesi estivi è un dato di fatto: in Italia in questo periodo si rilevano forti diminuzioni nella raccolta di sangue, mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile. La partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i flussi di raccolta.