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 2012  giugno 20 Mercoledì calendario

Luca Telese ha lasciato Il Fatto per fondare un nuovo giornale. I suoi amici: Vittorio Zincone: firma di Sette

Luca Telese ha lasciato Il Fatto per fondare un nuovo giornale. I suoi amici: Vittorio Zincone: firma di Sette. Compagno di classe al liceo Visconti di Roma, dove Telese era il fiduciario Fgci, i giovani comunisti. A Zincone, Telese declamava i propri pezzi prima della pubblicazione. Giorgia Meloni: amici da oltre 10 anni. Lei, ex ministro nel governo Berlusconi, lo sfotte chiamandolo «il mio biografo ufficiale». Con Nichi Vendola e Claudio Fava forma la triade di riferimento di Telese. Fiorella Mannoia: con lei e il fidanzato percussionista Carlo, Telese va spesso al cinema. Non a vedere pellicole snob per intellò radical chic, ma filmoni pop e di fantascienza. Come dicono loro, «er film», forse meglio «er cinema». Maria Luisa Agnese: ex direttore di Sette e grande allevatrice di talenti. Chiedeva ai colleghi: «Chi c’è in gamba da far scrivere?». Da Telese a Damilano, valanghe di «penne» passate per le sue «brevine». Concita De Gregorio: amica di Telese da quando si nascondeva nella sua stanza di addetto stampa dei Progressisti alla Camera per carpirne le notizie. Da direttore dell’Unità gli offrì di fare il vice: rifiutò e lei se la prese. Bianca Berlinguer: cognata. Insieme nel weekend e in spiaggia ad Alghero, ma politicamente lontanissimi. «Telese è un pirla» le disse in tv Massimo D’Alema. Lei rispose: «Mi sa che ha ragione». Maurizio Belpietro: direttore di Libero ed ex direttore di Telese al Giornale. Gli disse: «Non m’importa cosa pensano i miei, ti assumo anche se sei di sinistra». Risposta: «Ma io sono comunista». Ascanio Celestini: una delle «fisse» artistiche di Telese, con Simona Garitta del Grande Fratello 4. Telese ne parlava quand’era sconosciuto e l’ha voluto a In Onda dopo la chiusura di Parla con me. Marco Damilano: firma dell’Espresso. Vent’anni fa studiava di notte con Telese i volti dei politici sul «Facciario» del Parlamento. Giampaolo Pansa indicò entrambi come suoi eredi. Per poi rinnegarli. Carlo Freccero: «il maestro catodico». Dopo aver letto un pezzo di Telese, lo volle come autore di Chiambretti c’è. Appuntamento fisso per l’aperitivo al ristorante Settembrini, a cena da La Fiorentina. Lorenzo Mieli: produttore di cinema e televisione (Boris, X Factor, The Apprentice). Con la sua Wilder, Luca ha mosso i primi e i secondi passi nella tv radical, da Planet a Tetris. È figlio di Paolo Mieli, ex direttore del Corriere.