Il Messaggero, 14 giugno 2012
Giornata mondiale del donatore di sangue. Il 14 giugno ognuno è un eroe ITALIA - «Ogni donatore di sangue è un eroe»
Giornata mondiale del donatore di sangue. Il 14 giugno ognuno è un eroe ITALIA - «Ogni donatore di sangue è un eroe». E’ lo slogan della Giornata mondiale del donatore di sangue indetta per il 14 giugno dall’Organizzazione mondiale della sanità. La celebrazione è insieme un modo per ringraziare tutti i volontari che con questo gesto salvano una o più vite e un’occasione per sensibilizzare alla donazione in un periodo dell’anno, quello estivo, in cui se ne registra spesso un calo. Il sangue è indispensabile nei servizi di primo soccorso, negli interventi chirurgici e nei trapianti di organo, nella cura delle malattie oncologiche e nelle varie forme di anemia cronica e in Italia, secondo una stima dell’Istituto superiore di sanità, il fabbisogno è di 2.300.000 unità l’anno: grazie ai donatori abituali attualmente ne sono disponibili 1.300.000. L’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità è che tutti i Paesi possano avere scorte basate completamente sui donatori volontari entro il 2020 (in 40 paesi del mondo dipendono ancora da donatori familiari o da donatori retribuiti). Donare regolarmente il sangue, oltre che un atto di estrema solidarietà, garantisce un costante controllo della propria salute, con visite mediche e accurati esami di laboratorio a ogni prelievo. Può candidarsi come donatore di sangue intero chiunque abbia tra i 18 e 65 anni e pesi più di 50 kg: basta presentarsi in una qualsiasi sede Avis dove un medico effettuerà un colloquio, una visita, e gli accertamenti di tipo diagnostico e strumentale per verificare che non vi siano controindicazioni. L’autoesclusione è doverosa in diversi casi, tra cui l’assunzione di droghe, l’alcolismo, i rapporti sessuali ad alto rischio, le malattie veneree, l’hiv e le epatiti B e C. La donazione per le donne non ha controindicazioni, ma per le perdite legate alle mestruazioni in età fertile si possono effettuare solo due donazioni di sangue l’anno, mentre per gli uomini è possibile farne quattro. Il monitoraggio costante della emoglobina, effettuata prima di ogni donazione e del ferro, tutelano la salute delle donatrici. Tra l’altro le donne sono adatte alla donazione di plasma in aferesi – si estrae dal sangue un solo componente (plasma, globuli bianchi ecc.) restituendo gli altri al donatore - che non incide sui globuli rossi ed il ferro.