Aldo Grasso, Corriere della Sera 13/06/2012, 13 giugno 2012
L’EDUCAZIONE E IL TRANELLO
«Mi hanno detto di fare da tutor a Balotelli, immaginate come siamo messi, e a me chi mi segue?». Già, chi lo segue Antonio Cassano, specie quando deve parlare in pubblico? Il ragazzo ha coscienza dei propri limiti, ma si vede che i limiti non hanno coscienza di lui. Così, spinto da qualche giornalista che non aveva di meglio da fare che proporgli una provocazione di Alessandro Cecchi Paone, ha perso ogni freno: «Ci sono froci in squadra? Metrosexual? Spero di no. Me la cavo così sennò sai gli attacchi da tutte le parti. Sono problemi loro, son froci, se la vedessero loro». E meno male che l’allenatore lo aveva messo in guardia: «Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Mi attaccano da tutte le parti. Problemi loro. Ma Cecchi Paone c’è stato in nazionale?». Non sappiamo dove sia stato Cecchi Paone e come faccia ad avere certe informazioni, ma sappiamo che un po’ di creanza non farebbe male. Certo, a un calciatore non si chiede un corso di buone maniere, né è immaginabile che il ragazzo di Bari Vecchia intrappoli in una gabbia asfissiante di ipocrisie lessicali il politicamente scorretto, ma possibile che un giocatore della nazionale italiana usi parole odiose come «frocio»? (In serata un comunicato diramato dalla Figc con parole che sorprendono sulla bocca di Cassano cerca di attenuare la portata della gaffe). Se le squadre di calcio, insieme con gli allenamenti tecnici e tattici, insegnassero anche come comportarsi civilmente, certi dispregiativi non farebbero parte del pur scarno lessico di un calciatore. Cassano in cuor suo non sarà turbato da pregiudizi omofobici, ma che un nazionale si esprima come Cetto La Qualunque lascia sbalorditi. Nessuno vuole generalizzare, Cassano si è espresso in maniera volgare, Cecchi Paone ancora una volta si è distinto come provocatore e opportunista (la seconda puntata con le presunte rivelazioni se la poteva risparmiare), ma vogliamo dire qualcosa sul giornalista che, con quella domanda del tutto incongrua con gli Europei, sapeva di tendere un tranello? È meglio lui o Cassano?
Aldo Grasso