VARIE 13/6/2012, 13 giugno 2012
APPUNTI PER GAZZETTA. LA TRIPLA FIDUCIA SUL DISEGNO DI LEGGE ANTI CORRUZIONE
REPUBBLICA.IT
ROMA - Tre su tre. La Camera vota la fiducia chiesta dal governo Monti su tre articoli del ddl anticorruzione. Approvate le nuove norme sull’ineleggibilità dei parlamentari, sulla concussione e sulla corruzione tra privati. Maggioranza compatta. Solo Futuro e Libertà non partecipa al voto sull’articolo 10, che contiene nuove norme sull’ineleggibilità. Opposizione del Carroccio e del partito di Antonio Di Pietro. Polemiche sul momento dell’entrata in vigore dell’ineleggibilità. Il ministro Paola Severino: "Entro il 2013". Restano ancora da votare, con procedura ordinaria, domani alle 10 gli articoli dal 15 al 20 più l’articolo 7 che era stato accantonato nelle scorse settimane. Ecco le norme approvate.
L’articolo dieci e la legge delega. L’articolo 10, che ricalca il testo uscito dalla commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, stabilisce che il governo è delegato ad adottare, entro un anno, un decreto legislativo recante un testo unico della normativa in materia di incandidabilità alla carica di membro del Parlamento Europeo, di deputato e di senatore della Repubblica. Inoltre, l’esecutivo dovrà affrontare l’incandidabilità alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali e il divieto di ricoprire le cariche di presidente e di componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, di presidente e di componente dei consigli e delle giunte delle unioni di comuni, di consigliere di amministrazione e di presidente delle aziende speciali,
di presidente e di componente degli organi esecutivi delle comunità montane.
Non eletti solo coloro che hanno una condanna definitiva. Le condanne per la incandidabilità dovranno essere passate in giudicato, vale a dire che non potranno essere eletti solo coloro che hanno avuto una condanna definitiva. Il divieto riguarda reati gravi come quelli di mafia e quelli contro la pubblica amministrazione (concussione, corruzione). Per gli altri reati le condanne previste sono quelle oltre i tre anni. Ieri, il ministro alla Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi aveva annunciato che la delega sarebbe stata abbassata a 9 mesi per tentare una mediazione sulla proposta di 6 mesi a cui il pdl si era detto contrario. Alla fine però la fiducia ha ricalcato il testo commissioni e quindi la delega è rimasta a un anno. Per Fli e Idv, così le nuove norme non si applicheranno alle prossime elezioni nel 2013 ma scatteranno dal 2018. La replica del Pd: "L’incandidabilità in conseguenza di sentenze definitive di condanna può essere applicata già alle prossime elezioni politiche del 2013 se il governo eserciterà, come è sicuramente possibile, la delega in tempo utile". Lo dicono Oriano Giovanelli e Donatella Ferranti, del gruppo Pd.
Nuova concussione. Le norme approvate sono quelle dell’articolo 13. La parte penale introduce anche il nuovo reato di traffico di influenze: chi si avvale di relazioni con pubblici ufficiali o con incaricati di pubblico servizio e indebitamente fa dare o promettere, a sè o altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale, come prezzo della propria mediazione illecita, o per remunerare il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, è punito con la reclusione da 1 a 3 anni. La norma che più ha fatto discutere è comunque quella che contiene la nuova concussione per induzione: è stata ribattezzata salva-Penati dal Pdl per la riduzione degli anni di prescrizione. Con la nuova fattispecie, vengono puniti sia il pubblico ufficiale e l’incaricato di pubblico servizio (da 3 a 8 anni), sia il privato che dà o promette utilità (fino a 3 anni).
Corruzione tra privati. La nuova fattispecie della corruzione tra privati, modifica l’articolo 2635 del Codice Civile. Il reato viene punito con la reclusione da 1 a 3 anni la pene sono raddoppiate in caso di società quotate.
Il Pdl: "Modifiche al Senato". "Come avrò modo di dire nella dichiarazione di voto di domani, è auspicabile che al Senato questo disegno di legge abbia alcune modifiche". Questa la posizione di Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Popolo delle Libertà a Montecitorio. "In primo luogo per quello che riguarda il traffico di influenza perchè esso rischia di dare ai pubblici ministeri una discrezionalità del tutto eccessiva".
Di Pietro. L’ex magistrato invia una lettera al ministro Severino. "Le fattispecie di reato che permettevano di combattere la corruzione c’erano. Con l’art. 13 lei propone una cosa molto semplice: partendo dal titolo, ’combattere la corruzione’, si arriva alla proposta, che è l’eliminazione del reato di concussione per induzione". E ancora: "Avete trasformato, per legge, la concussione per induzione in corruzione per induzione. Invece, voi dovevate lasciare la possibilità che il magistrato guardasse, di volta in volta, come stanno i fatti per poter decidere che i due stavano in un regime di parità e, come tale rispondevano tutti e due, o uno era in una soggezione psicologica senza minacce e senza violenza".
(13 giugno 2012)
CORRUZIONE PER INDUZIONE:
Cassazione Penale- Sezione sesta - sentenza 23 ottobre - 3 dicembre 2009, n. 46514
Concussione per induzione - Metus publicae potestatis – Necessità esplicite richieste da parte pubblico ufficiale - Esclusione - Allusioni o maliziose prospettazioni di danni – Sufficienza.
La configurabilità della concussione non è esclusa nel caso in cui sia stato il privato ad offrire denaro al pubblico ufficiale, qualora l’offerta rappresenti non già l’atto iniziale, bensì il logico sbocco di una situazione gradatamente creatasi anche attraverso allusioni o maliziose prospettazioni di danni. Ne consegue che ciò che rileva, ai fini della integrazione del delitto previsto dall’art. 317 c.p., è che la volontà del privato non si sia liberamente formata a cagione diretta o indiretta della condotta del pubblico ufficiale, il quale abbia abusato della sua funzione per ottenere un indebito vantaggio, a prescindere dal fatto che sia stato - come nel caso in esame - lo stesso pubblico ufficiale a richiedere il denaro, ovvero sia stato il privato, in conseguenza del comportamento subdolo e malizioso di quest’ultimo, ad offrire al medesimo il denaro.
La concussione (dal latino concussio,-onis, derivato da concussus, participio passato di concutere, estorcere) è il più grave dei reati contro la pubblica amministrazione. È un reato proprio in quanto può essere commesso solo dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di pubblico servizio. La condotta incriminata consiste nel farsi dare o nel farsi promettere, per sé o per altri, denaro o un altro vantaggio anche non patrimoniale abusando della propria posizione. (WIKIPEDIA)
La corruzione e la concussione sono delitti contro la Pubblica Amministrazione commessi dai Pubblici Ufficiali (Art. 357 c.p.) o dagli Incaricati di un pubblico servizio (art. 358 c.p.).
In alcuni casi vi è la cooperazione di un soggetto privato (corruzione), in altri vi è la cooptazione della volontà di quest’ultimo (concussione).