[JOHN FOLEY ], La Stampa 13/6/2012, 13 giugno 2012
I bonus tossici di Credit Suisse rendono sempre di più - Il piano di bonus tossici di Credit Suisse sono un regalo che continua a rendere
I bonus tossici di Credit Suisse rendono sempre di più - Il piano di bonus tossici di Credit Suisse sono un regalo che continua a rendere. Tre anni fa, circa 2000 dipendenti sono stati costretti ad accettare come bonus qualcosa come 5 miliardi di dollari tra gli asset più rischiosi del gruppo svizzero. Adesso, i destinatari hanno la possibilità di acquistarne altri. Quello che inizialmente appariva come una punizione, si è trasformato in un vero benefit. Gli investitori di «Partner Asset Facility» sono già comodamente assestati su un profitto su carta intorno all’80%, grazie alla ripresa di valore del portfolio originale. Tale guadagno è essenzialmente sicuro, dal momento che la maggior parte degli asset coinvolti sono stati liquidati o venduti e che i fondi giacciono in investimenti a basso rischio e scarso rendimento. I beneficiari però non possono riscuotere i pagamenti fino al 2016. Per alleviare il peso dell’attesa, Credit Suisse darà ai partecipanti un altro boccone. Avranno la possibilità di reinvestire alcuni dei loro profitti su carta, acquistando fino a 1 miliardo di asset rischiosi, compresi titoli ipotecari, dai registri della banca. Oltre un terzo dei partecipanti ha scelto un’offerta simile alla fine dello scorso anno. Alcuni degli acquisti devono essere finanziati tramite leverage, lasciando qualcosa come la metà al pagamento dei titolari volenterosi di Paf. I legislatori considerano gli asset rischiosi negativi, e richiedono somme di capitale ancora più alte a garanzia. In tal modo diventano un salasso per le banche. Tuttavia, gli investitori non si devono preoccupare dei requisiti di capitale, e possono considerare la remunerazione a fronte del rischio. Non è l’ideale per i titolari della banca. Dal momento che gli asset rischiosi sono difficilmente prezzabili, possono essere venduti a importi inferiori di quanto potrebbero spuntare sul mercato. Ma i vantaggi di un bilancio patrimoniale più snello potrebbe essere utile a Credit Suisse a ravvivare i propri profitti sul capitale azionario. Forse l’unico peccato è che ciò che un tempo veniva considerato dagli investitori come un modo per dare una lezione ai banchieri per le loro responsabilità nella crisi finanziaria adesso si sia trasformato in un’opportunità di investimento redditizia.