Giampiero Martinotti, la Repubblica 13/6/2012, 13 giugno 2012
“VOTATE L’AVVERSARIO DI SÉGOLÈNE” IL TWEET DI VALÉRIE IMBARAZZA L’ELISEO
DALNOSTROCORRISPONDENTE PARIGI
— La politica francese può assumere talvolta l’aspetto inatteso del vaudeville, di una commedia di costume in cui la vita «normale» di una coppia si trasforma nello psicodramma tragicomico di un presidente. Se Nicolas Sarkozy ci aveva abituati alla messinscena della sua vita privata, nessuno si aspettava di vedere le beghe coniugali di François Hollande conquistare la ribalta dell’attualità. La confusione tra vita pubblica e privata, tanto criticata dai socialisti nei mesi scorsi, ha fatto di nuovo irruzione nella vita politica transalpina, suscitando sgomento, furore e ilarità: Valérie Trierweiler, compagna di Hollande, ha dichiarato guerra alla ex del presidente, la madre dei suoi quattro figli, Ségolène Royal. E lo ha fatto pubblicamente, con un messaggino su Twitter in cui si augura la sconfitta della Royal ai ballottaggi di domenica. Poche parole che hanno messo sottosopra l’Eliseo e costretto lo stesso Hollande a sottrarsi con un sorriso alle domande dei giornalisti.
Anche la stampa di sinistra è allibita di fronte a uno scivolone inatteso, che rischia di gettare un’ombra sulla personalità di Hollande. La guerra tra le due donne, il cui odio reciproco è probabilmente più forte di quel che si pensava, appanna l’immagine del neo-presidente: fin qui tutto era andato bene, i vertici internazionali avevano fatto di lui un personaggio di
primo piano. Le beghe familiari lo ridicolizzano: «Sono impietrito. Mi aspettavo delle crisi governative, non coniugali. È allucinante », ha detto a
Le Mondeun
anonimo consigliere dell’Eliseo. Nel paese fioccano le battute, sul web c’è chi reclama la creazione di un “ministero della gelosia”.
Lo sconcerto è palpabile e
comprensibile. La Royal tenta di ridiventare deputata per poi assumere la presidenza dell’Assemblea nazionale, una carica mai occupata da una donna. Candidata a La Rochelle, la città
«belle et rebelle» sull’Atlantico, è in una situazione delicata: l’ex segretario locale del partito, Olivier Falorni, fedelissimo di Hollande per quattordici anni, può batterla domenica prossima. La
sua ostinata dissidenza, il rifiuto a farsi da parte è l’unico vero problema per i socialisti in queste elezioni. Sicuri di avere la maggioranza, tentano di far eleggere l’unica personalità in pericolo,
ex compagna di Hollande ed ex candidata all’Eliseo, cui è stata promessa la presidenza dell’Assemblea. Ieri mattina, Hollande ha inviato un messaggio di sostegno alla Royal, Martine Aubry è arrivata a La Rochelle per sostenerla.
Poche ore dopo il patatrac. Sul suo profilo Twitter, la Trierweiler spara contro la rivale: «Coraggio a Falorni che non ha demeritato, che si batte a fianco degli abitanti de La Rochelle da tanti anni con un impegno disinteressato ». Nel giro di pochi minuti lo stupore s’impadronisce delle redazioni e di internet. Si pensa all’azione di un pirata, ma la First Lady conferma di aver scritto il tweet. Da tempo i rapporti fra le due donne sono pessimi e le interessate lo fanno sapere con le loro confidenze ai giornalisti amici. Il tutto con l’inevitabile corteo di pettegolezzi.
Ieri la Royal era furiosa. Non ha voluto far commenti, ma si vedeva bene che tratteneva a stento la rabbia, i suoi amici fuori dalla grazia di Dio («abbiamo eletto Hollande, non la Trierweiler »). I leader socialisti erano sgomenti, la Aubry scurissima e il primo ministro, Jean-Marc Ayrault, è dovuto intervenire per ripetere che lui e il presidente sostengono la Royal. La destra si è divertita un mondo, dimenticando per un momento la sconfitta politica. La Trierweiler doveva essere felice del colpo messo a segno. Durante la campagna elettorale aveva detto in un’intervista: «François si fida di me, tranne che per i miei tweet».