Fabio Cavalera, Corriere della Sera 12/06/2012, 12 giugno 2012
CAMERON, UN PAPA’ DISTRATTO: «DIMENTICA» LA FIGLIA AL PUB —
«Sarà con David». «Sarà con Samantha». Sarà con l’uno o sarà con l’altra? Eh no, la povera Nancy non era con nessuno. I signori Cameron, papà e mamma, si sono dimenticati la piccola nel bagno del pub. Che spavento. Ma il premier, sbadato, l’ha combinata grossa.
Forse avrebbe preferito che la storiella restasse segreta. Dopotutto, non è mica bello che si torni a casa, dopo un pranzo domenicale accompagnato da una pinta di birra, e si scopra che Arthur, 6 anni, è attaccato ai genitori, che pure Florence, ventidue mesi, è tranquilla col fratellino ma che all’appello non risponda Nancy. Dov’è? È là, al Plough Inn di Cadsden nel Buckinghamshire, a due passi da Chequers, la residenza di vacanza dei capi di governo britannici. Barricata nella toilette.
Il Sun, quel tabloid che Rupert Murdoch ha schierato a sostegno di Downing Street, questa volta ha tirato un brutto scherzo a mister Cameron e alla sua consorte. Ha rivelato, ironia della sorte proprio nel giorno in cui si discute di famiglia a Westminster, la loro disavventura. È capitato un paio di mesi fa e, dunque, per un po’ il silenzio ha tenuto. Solo che i muri dei pub inglesi parlano: un paio di avventori testimoni hanno spifferato.
David e Samantha erano con due coppie di amici e con i tre figli. Un po’ di relax. Si sa che il premier è un papà modello. E che nonostante gli impegni politici dedica molto tempo ai suoi bambini. Per esempio: quando gli è nata Florence, lui era già alla guida dell’esecutivo, non ha rinunciato a una licenza di alcuni giorni, disertando gli impegni ufficiali di lavoro pur di stare con l’ultima arrivata. Segnato dalla tragedia della perdita di un figlio, gravemente ammalato, Cameron è un genitore affettuoso e sensibile: lo dicono proprio tutti.
Questa volta gli è girata male. È uscito dal pub e si è accomodato con l’uomo di scorta sull’auto. Sua moglie Samantha sull’altra auto. «Nancy sarà con Samantha». «Nancy sarà con David». I Cameron sono filati diritti verso la bella casa di campagna dei leader di governo. Che terrore all’arrivo. «Erano sconvolti», ha ammesso il portavoce di Downing Street chiamato a spiegare l’accaduto.
Non c’è voluto molto a capire il disguido. Al Plough Inn avevano visto la povera Nancy correre al bagno e avevano pure visto i Cameron andarsene via. Ovvio che abbiano pensato di avvertirli. «Ma come si fa a chiamare al telefono il primo ministro? Non abbiamo mica i suoi numeri e non sono neppure sulla guida. Non è che si possa facilmente alzare la cornetta e dirgli: ehi, guarda che hai lasciato qui tua figlia». Non c’era che da aspettare. Quindici minuti e non di più, hanno giurato i collaboratori del premier, è durata la paura. David e Samantha si sono rimessi in macchina. La bimba era ancora chiusa in bagno.
I Cameron come i McCallister, quelli del film Mamma ho perso l’aereo. Un successone nelle sale, una ventina di anni fa: il piccolo Kevin, pure lui di otto anni, dimenticato a casa dai genitori che partono per le vacanze a Parigi. Si cerca di sdrammatizzare e di tamponare la figuraccia. Ma la gola profonda che ha raccontato la storiella al Sun non ci sta: «Terribile che il primo ministro dimentichi qualcosa di così importante come una figlia». Esagerato.
Un illustre predecessore di Cameron, Tony Blair, aveva trascorso una nottata da incubo qualche anno fa: suo figlio Eluan, sedicenne, era scomparso. Poi ritrovato ubriaco fradicio. Troppa birra. Toccò pure al figlio di Winston Churchill, Randolph, creare da ragazzo qualche grattacapo all’illustre papà. La storia dei premier britannici passa pure dai pub. Scontato.
Fabio Cavalera