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 2012  giugno 09 Sabato calendario

EURO2012, UN AFFARE DA 1,35 MLD


Polonia-Ucraina 2012 è la più ricca edizione nella storia dei Campionati europei di calcio, grazie a 1,35 miliardi di euro di incassi provenienti per l’84% dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi e dalle attività commerciali collegate all’evento.
La vendita dei diritti tv di questa 14a edizione a marchio Uefa (in programma da ieri e fino al prossimo 1° luglio) frutterà 840 milioni di euro, il 4,8% in più rispetto agli Europei 2008 di Austria e Svizzera, mentre gli incassi da attività commerciali, incluse le sponsorizzazioni, si attesteranno a 290 milioni di euro, in calo dell’1,4% rispetto a quattro anni fa.
Fra le altre voci di ricavo vi è l’importante crescita degli incassi da biglietteria: la presenza di 1,4 milioni di spettatori garantirà 125 milioni di euro, il 24% in più dell’ultima edizione.
La manifestazione polacco-ucraina, come ormai tutti i grandi eventi di sport, è dominata dai ricavi da diritti televisivi e sponsorship. L’Uefa ha due livelli di collaborazione commerciale: eurotop partner ed event sponsor. Nella fascia più importante sono presenti 11 realtà multinazionali: Adidas (fornitore anche del pallone di gioco Tango12 e delle divise di arbitri, staff e volontari), Carlsberg, Coca-Cola, Continental, Canon, Castrol, Hyundai/Kia, Jcv, Sharp e McDonald’s.
Complessivamente un parterre capace di generare ricavi per 290 milioni di euro. Una piattaforma di marketing per la promozione in tutta Europa dell’immagine della manifestazione, grazie alle operazioni di pubblicità che queste aziende-sponsor hanno attivato nei mesi che precedono la kermesse sui diversi media, senza considerare le operazioni sul campo in Ucraina/Polonia e nei paesi delle 16 squadre coinvolte.
L’Europeo si sta rivelando un affare anche per gli organizzatori locali, con in prima fila l’economia polacca. Le maggiori ricadute saranno sul lungo termine, perché gli investimenti per Euro2012 miglioreranno la qualità delle infrastrutture stradali e ricettive, incrementando la quota di turismo diretto verso la Polonia. L’effetto economico complessivo determinato dalla manifestazione Uefa sarà del 2,1% sul pil. Il maggiore incremento sarà negli investimenti per la realizzazione delle infrastrutture legate al trasporto (+77%). Di altro segno, invece, l’impatto per l’Ucraina. Il crollo dell’economia del 30% registrato nel 2009, e il -15% segnato nella crescita del pil reale, hanno spaventato nei mesi scorsi il management dell’Uefa, detentrice di tutti i diritti dell’evento, ma a risolvere tutti i problemi economici ci ha pensato una cordata di imprenditori privati (guidati dai magnati Rihat Akhmetov e Olexandrov Yaroslavskiy), con interessi nel settore energetico e degli idrocarburi. Restano peraltro molte ombre sul fronte politico e su operazioni a sorpresa negli stadi degli ultras ucraini, tra i più pericolosi d’Europa.
«Cifre alla mano», ha dichiarato Giovanni Palazzi, presidente di StageUp, «l’evento Euro2012 ha risentito relativamente della crisi economica. Tuttavia la decisa frenata nella crescita dei ricavi complessivi, appena +0,3% sull’edizione 2008 (Austria/Svizzera, ndr) dimostra come l’evento continentale sia in una fase di maturità. Nel futuro l’Uefa dovrà tenerne conto ripensando l’evento in termini di sostenibilità sportiva, economica e ambientale».