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 2012  giugno 12 Martedì calendario

MADONNA: STASERA SUL PALCO UNA SORPRESA SUL VATICANO


SCENDE il gelo nella stanza quando si parla di Lady Gaga. La sua pr incalza: «Non fareste meglio a parlare del tour? O dell’album?». Madonna è un fascio di muscoli sotto l’abito leggero, perfetta con la sua pettinatura “adulta”, più Ingrid Thulin nella Caduta degli dei che Marlene Dietrich, la diva cui viene frequentemente paragonata in questa seconda parte della sua carriera.
La ragazzina sfrontata che nel 1987 stordì l’Italia con quel concerto torinese trasmesso in diretta tv ha lasciato il posto alla signora che in Inghilterra, negli anni in cui è stata sposata con Guy Ritchie, ha appreso gli ultimi rudimenti per diventare una lady di ferro. Dopo Like a virgin, la Dietrich disse: «Non ha la voce, ma ha tutto il resto». Aveva talmente tante frecce al suo arco, Madonna, che in trent’anni è diventata una maschera così riconoscibile da non avere rivali; un’icona pop che con la macchina fotografica ha stabilito una complicità creativa che ha generato immagini memorabili, come non si vedevano dai tempi da Marilyn. Qualche tempo dopo, quando seppe delle sue ambizioni cinematografiche, Marlene aggiunse: «Io ho interpretato ruoli volgari, lei
è
volgare». Intendendo, beninteso, che la volgarità è un ingrediente essenziale per la creazione di un idolo pop. Ora a 53 anni, sulla scia dell’album
MDNA,
non proprio un successo internazionale ma con ottimi risultati nel nostro paese, ha appena iniziato un nuovo giro di spettacoli tra dance e trasgressione: stasera a Roma, il 14 a Milano, il 16 a Firenze. Nel primo show del MD-NA
Tour, a Tel Aviv, ha fatto infuriare Marine Le Pen, la leader dell’estrema destra francese, rappresentata con una svastica sulla fronte. A Istanbul ha mandato in delirio i 55mila fan improvvisando un striptease che è culminato col l’esibizione maliziosa di una tetta (sulla schiena nuda aveva tatuata la scritta NO FEAR, senza paura) — Janet Jackson otto anni fa fu linciata al Superbowl per molto meno. «E stasera a Roma affronterò i miei temi preferiti», minaccia, «Dio, la Chiesa, il cattolicesimo, e il Vaticano, visto che siamo qui a due passi».
Trent’anni di carriera, dodici album, diciannove film come attrice e due come regista, nove tour mondiali, trecento milioni di dischi venduti, un contratto — l’ultimo (nel 2007 con Live Nation) — da 120 milioni di dollari, due matrimoni — con Sean Penn e Guy Ritchie — e due divorzi, due figli naturali e due adottati in Malawi, un fidanzato di quasi trent’anni più giovane, il breakdancer francese Brahim Zaibat (sul palco con lei): Madonna è più che mai la donna più potente dello show business. Anche se l’ultimo disco non ha venduto come i precedenti e questo tour non è sold out come d’abitudine. Effetto della crisi o effetto Lady GaGa? Non le resta molto tempo per aggiustare la sua musica all’età, questo potrebbe essere l’ultimo dance tour prima di una svolta che è diventata urgente ora che la “material girl” è una signora. Elegante, bella, esigente, intransigente. Per questa intervista (che è stata filmata da DeeJay Tv), ha fatto arrivare da Los Angeles il suo light engineer di fiducia. «La mia pressione è precipitata nel momento stesso in cui sono atterrata a Roma», esordisce, «perché gli ultimi tre mesi abbiamo lavorato così tanto per questo spettacolo
che avere un paio di giorni liberi mi è sembrato un sogno. Mi sento bene qui, mi sento amata. Non riesco a immaginare un altro posto al mondo dove riuscirei a vivere in completo relax».
Sono passati venticinque anni dal trionfale concerto di Torino. Cosa è rimasto di quella Madonna?
«Fu il mio battesimo di fuoco, una platea immensa, un’energia esplosiva; un evento e un feeling impossibili da duplicare. Ma la Madonna di allora è ancora qui, seduta davanti a lei».
Il nuovo video,
Turn up the radio,
sarà girato in Italia. Dove?
«Non le svelerò il contenuto naturalmente, ma lo gireremo a Firenze, nell’unico momento possibile tra una data e l’altra del tour».
Con che spirito ha concepito questo show — forse il più dark della sua carriera — che pone interrogativi importanti sui tempi difficili che stiamo vivendo?
«È un viaggio dall’oscurità verso la luce. Credo che mai il mondo sia stato in balia dei poteri forti come ora, e nessuno si cura più dello stato di salute del pianeta. Terrificante. È incredibile che proprio nel periodo in cui circolano più velocemente informazioni, la gente sembra assolutamente non motivata a fare alcunché per il proprio bene. Sebbene Internet sia una formidabile via di accesso alle vite degli altri, non siamo mai stati isolati come ora; uno strano paradosso. Non solo, siamo diventati più intolleranti, abbiamo più pregiudizi, e questo mi fa paura. Ma c’è anche un’altra parte della medaglia: ci sono anche persone che lottano per combattere tutto questo, per creare un’unità tra i popoli, per sollecitare la gente ad agire e a sentirsi più responsabile del
proprio destino».
Lei è un’icona pop, dalla vita e dalla carriera ha avuto il massimo, ma non la smette di affrontare nuove sfide; dopo la recitazione, la regia...
«Fare la regista è stata una vera sfida, e più volte mi hanno sottolineato che è un lavoro da uomo. Ma non ho avuto modo di indulgere sul mio lato femminile; quando sei sul set non hai il tempo per il parrucchiere o per depilarti le gambe — devi metterti a capo di un branco di uomini. Inoltre dovevo provare a me stessa che ce l’avrei fatta, perché mi trovavo in un territorio del tutto
nuovo. E sono molto contenta di com’è andata, e anche fiera del mio film su Wallis Simpson. Non vedo l’ora di farne un altro».
Secondo lei i critici sono prevenuti di fronte a una cantante pop che vuole fare l’attrice o la regista?
«Le persone sono sempre prevenute, il mondo è pieno di pregiudizi. Chi se ne frega! Io ho chiuso con la carriera di attrice e ora voglio fare la regista ».
Con sua figlia firma una collezione di moda. Cos’ha imparato da lei in fatto di stile?
«Lola è molto indipendente in questo, ha le sue opinioni e a volte anche quando non sono d’accordo va avanti per la sua strada. Mi piace la sua spontaneità, il fatto che riesce a concentrarsi su particolari che io non noterei mai. A volte, ovviamente, abbiamo gli stessi gusti, e allora succede che lei indossi le mie scarpe, o io le sue. Quel che è importante è che questo lavoro le dia un senso di responsabilità, la faccia sentire motivata».
Che cosa le piacerebbe scoprire nell’iPod dei suoi figli? E cosa ascoltano invece?
«Non mi permetterei mai di discutere i loro gusti,
perché la musica è un fatto personale. Ascoltano molta elettronica, molto hip hop, Justin Bieber ovviamente...».
E lei cosa ascolta?
«Patti Smith e molte colonne sonore. Come vede sono in pieno trip cinema».
In che modo diventare mamma ha cambiato le sue priorità? Lei è una ribelle e una provocatrice che si è fatta beffa di qualsiasi regola, quanto è difficile ora imporre regole ai ragazzi?
«Non ho più tempo libero perché ogni singolo attimo è dedicato a loro, a vederli crescere in fretta, a rimproverarli quando vogliono andare a letto tardi o fare l’alba all’ennesimo party... sono adolescenti come gli altri, salvo per il fatto che sono perseguitati dai paparazzi. Rischio di viziarli con la mia popolarità? Non credo. Insisto molto sul fatto che trattino gli altri con dignità e rispetto e su certe cose sono irremovibile: prima la scuola e i compiti, poi il resto. Mi hanno sempre visto lavorare duro, sanno che tutto quel che ho avuto non è arrivato per caso. Credo di essere un buon esempio e non esito ad ammetterlo, sono una mamma severa. In questo tour mia figlia lavora in guardaroba e Rocco balla sul palco in un paio di pezzi. Sono stata chiara: se vuoi farlo, per te valgono le stesse regole degli altri ballerini, e soprattutto non prenderla sottogamba».
Il fatto di aver perso la mamma in giovane età ha contribuito a farla maturare più in fretta e a spingerla altrettanto in fretta verso la fuga?
«Sicuramente il fatto di crescere senza una figura guida mi ha fatto sentire più indipendente. Non più ribelle, come spesso si dice. È stato casomai il fatto di avere un padre troppo severo ad avermi resa ribelle».
Quanti rischi ha dovuto correre per arrivare a questo punto della sua carriera, per avere oggi la
libertà e il potere di far solo quel che le piace?
«Se sei un’artista, i rischi sono inevitabili. Diversamente, meglio che cambi mestiere».
L’equilibrio è sempre un problema per divi sotto pressione. Lei come si aiuta, con la Kabbalah?
«Noi artisti siamo persone che cercano in maniera spasmodica l’approvazione popolare e lottiamo come dannati per sopravvivere in un ambiente pazzesco... fino a quando non capisci che l’importante nella vita non è solo quanti dischi hai venduto, quanto hai guadagnato, ma anche riuscire a non prenderti sempre sul serio, a ridere di te stesso, a non prendere ogni cosa troppo sul personale e a ricordare ogni giorno che l’adulazione non è una buona cura per l’anima. Queste sono le certezze che mi dà il mio percorso spirituale ».
Ha spesso usato feticci religiosi nei suoi spettacoli, ha qualcosa di speciale in serbo per lo show di stasera?
«Certo che sì, ma conto sull’effetto sorpresa. Non è un mistero che la mia educazione strettamente religiosa è qualcosa che ho lentamente elaborato, metabolizzato e anche esorcizzato attraverso la musica, le canzoni, i video, gli spettacoli ».
È difficile per un’artista adattare la propria musica alle diverse stagioni della vita? La storia dice che i
cambiamenti sono pericolosi nel pop.
«Pop sta per popolare, quindi devi costantemente essere al corrente di quel che succede nel mondo, devi essere informato sui consumi; se non lo fai rischi di perdere il passo in un lampo. L’adattamento di cui lei parla dovrebbe essere un processo automatico».
Ha divorziato due volte ed è mamma di quattro bambini, due naturali e due adottati in Malawi. A questo punto è ancora piacevole avere un uomo per casa o preferisce una vita da single?
«Single? Perché dovrei vivere da single? È decisamente bello avere un uomo per casa... O anche in giardino».
Quali sono le qualità che un uomo deve avere per sedurre Madonna?
«Una spiccata personalità, idee, ed essere un bravo ballerino».
Lady GaGa è una minaccia o solo un’altra “spice girl” di passaggio?
Chiude gli occhi, fa un lungo respiro, trattiene il fiato. Invoca chissà quali santi o demoni per mantenere il self control: «È un’artista dotata di un grande talento».