Il Mattino, 12 giugno 2012
L’astrofisica Margherita Hack compie 90 anni NAPOLI - Sono 90 le candeline per Margherita Hack
L’astrofisica Margherita Hack compie 90 anni NAPOLI - Sono 90 le candeline per Margherita Hack. L’astrofisica toscana, "amica delle stelle", nata a Firenze il 12 giugno del 1922, festeggerà il prossimo martedì i suoi 90 anni. «Non farò nulla di speciale, parteciperò solo a una semplice cerimonia organizzata in prefettura», ha risposto in modo secco ma gentile Margherita Hack, che da anni vive a Trieste, alla domanda su come pensava di festeggiare i suoi novant’anni, di cui quasi settanta dedicati alla passione per l’astrofisica. Laureatasi in astrofisica con una tesi sulle Cefeidi, una tipologia di stelle "pulsanti" fondamentali nella misurazione delle distanze delle galassie, nel 1945, la Hack ha iniziato la sua carriera di docente universitaria nel 1964, quando entrò a far parte del corpo docenti dell’Università di Trieste insegnando astronomia, ottenendo inoltre l’incarico di direttore del piccolo Osservatorio astronomico che sotto la sua conduzione ha assunto rilevanza internazionale. Una passione nata quasi per caso, ha confessato più volte la ricercatrice: «La mia scelta all’Università, mentre i miei volevano mi iscrivessi a Lettere, in realtà nacque quasi per caso, durante il liceo dove cominciai ad amare la fisica, forse anche per merito del professore, nonostante fosse un fascista e io rischiai di farmi cacciare da tutte le scuole del Regno per antifascismo». L’attività di Margherita Hack ha da sempre convissuto con una vocazione per la divulgazione. Nel 1978 ha infatti fondato una rivista bimensile, "L’Astronomia" e decine di libri divulgativi, tra cui il saggio autobiografico "L’amica delle stelle"; una passione sempre legata a un forte senso sociale e politico: «In Italia - ha spiegato Hack in occasione del ricevimento di un recente premio per la divulgazione - c’è una tradizione umanista secondo cui la vera cultura era quella delle lettere, ma la scienza è altrettanto creativa». In politica ha fatto sentire spesso la sua voce, in particolare per la libertà di ricerca, ad esempio a favore del nucleare, e la laicità dello Stato che «dovrebbe essere un dato acquisito. L’Italia è uno Stato laico e quindi per esempio non dovrebbe esserci nessun simbolo delle varie religioni negli edifici pubblici, nemmeno della religione di maggioranza». Lunedì 11 Giugno 2012