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 2012  giugno 12 Martedì calendario

L’e-book non sfonda in Germania «Passo ore davanti al pc e quando mi rilasso leggo la carta»– L’e-book non sfonda in Germania

L’e-book non sfonda in Germania «Passo ore davanti al pc e quando mi rilasso leggo la carta»– L’e-book non sfonda in Germania. Se si vuole giocare con le cifre, possiamo dire che le vendite sono raddoppiate dal 2010 all’anno scorso, ma in percentuale: si è passati infatti dallo 0,5% delle vendite complessive di libri all’1%. Gli addetti ai lavori avevano previsto che fossero almeno dieci volte di più. Quali le cause? Ognuno ha la sua spiegazione, ma forse ha ragione chi sostiene una tesi paradossale: l’e-book non conquista il mercato, perché i tedeschi amano troppo leggere. In un rapido sondaggio d’opinione, che non ha valore statistico, gli intervistatori hanno ricevuto risposte inattese, soprattutto da parte dei giovani. «Lavoro e studio al computer, passo ore e ore davanti allo schermo», ha detto uno studente universitario, «e dopo per rilassarmi voglio leggere un giornale o un libro su carta. Per mio padre, in pensione, è diverso. Lui è sempre preoccupato di non restare indietro». Molte le risposte simili. In Italia dove, si sa, i lettori sono una specie protetta minacciata dall’estinzione, le risposte sono opposte, ma alla base della scarsa presa dell’e-book rimane l’amore per la lettura. I giovani che usano iPad e telefonini leggono poco. A leggere sono i loro genitori, poco abituati o poco amanti delle nuove tecnologie. La Süddeutsche Zeitung scrive che non si fa ancora abbastanza: neanche la metà delle nuove edizioni è acquistabile come e-book, e il prezzo è sempre troppo elevato rispetto all’edizione cartacea: appena il 20% in meno. Ma gli editori sono concordi nel ritenere che l’e-book è l’unica speranza per il futuro. La Germania è tradizionalmente un’oasi felice nel panorama internazionale della lettura, sia per quotidiani e riviste sia per i libri. Alla Buchmesse di Francoforte, la più grande fiera del libro al mondo, le case editrici tedesche possono sempre vantare incrementi, a volte minimi negli anni di crisi, ma sempre con dati positivi. Ma qualcosa comincia a scricchiolare. Il mercato dei libri, in base agli ultimi dati, è calato dell’1,4%. Un dato allarmante per gli editori tedeschi, anche se si tratta di una flessione in confronto al crollo che sarebbe avvenuto in Italia nel primo trimestre del 2012, con il 33% di copie vendute in meno. Colpa della crisi? In Germania siamo in piena ripresa, con aumento dei consumi privati e un tasso di disoccupazione ai minimi storici. Inoltre, nelle fasi di recessione di solito il libro va bene, perché la lettura rimane lo svago più a buon mercato, e i libri sono meno cari rispetto a qualsiasi altro prodotto da regalare. Come per i giornali, anche per i libri è stata compiuta un’azione intensa e prolungata per conquistare o riconquistare i giovani. Fin dalle elementari, i bambini vengono motivati puntando sulla competizione e sul lavoro di gruppo. Si assegnano punti a chi legge più libri, e a chi ne riferisce ai compagni, che a loro volta esprimono un giudizio sulla relazione. Piccoli lettori e recensori. E i ragazzini sono abituati a leggere sul computer e a scambiarsi pareri via e-mail. L’insegnante si limita a coordinare, senza cercare di imporre i suoi gusti o le sue valutazioni. Un’iniziativa che richiede impegno, ma modesti investimenti. Per gli e-book, il 68% degli addetti ai lavori rimane ottimista per il prossimo futuro, pur rivedendo al ribasso le stime. Per il 2015 si prevede che essi raggiungano il 3,5% del fatturato, ma fino a ieri si stimava la percentuale intorno al 9 o 10%. Nell’anno in corso si aumenterà di poco rispetto al 2011, che ha visto la vendita di 4,7 milioni di libri in versione elettronica, raggiungendo l’1,2% dei 9,6 miliardi di fatturato complessivo. Naturalmente una minima parte degli e-book viene venduta in libreria. Le case editrici, soprattutto scientifiche, offrono direttamente la loro produzione in internet. La Germania non è l’America, ma ci si prepara all’invasione. Amazon ha già cominciato a tradurre direttamente romanzi e saggi in tedesco, anticipando le trattative tra editori.