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 2012  giugno 12 Martedì calendario

Biglietti gratis per nove milioni. Se si apparteneva al cerchio magico Pd si viaggiava gratis Un aeroporto al collasso, il past-president pidiessino, Franco Rusticali, ex-sindaco di Forlì e poi messo a capo dello scalo, allarga le braccia e non sa che pesci pigliare

Biglietti gratis per nove milioni. Se si apparteneva al cerchio magico Pd si viaggiava gratis Un aeroporto al collasso, il past-president pidiessino, Franco Rusticali, ex-sindaco di Forlì e poi messo a capo dello scalo, allarga le braccia e non sa che pesci pigliare. La magistratura ha aperto un’inchiesta e tolto il coperchio, scoprendo che biglietti omaggio per ben 9 milioni di euro sono stati distribuiti a politici, vip, giornalisti, veline e operatori turistici. Se si apparteneva al cerchio magico si volava gratis. Un andazzo che ha fatto insorgere i grillini che ora chiedono se sia una prassi anche negli altri aeroporti: a Malpensa, Linate, Leonardo Da Vinci vengono distribuiti biglietti gratuiti agli amici degli amici, e quanto incidono sul bilancio delle società di gestione? A Forlì gli avvisi di garanzia per l’affaire-aeroporto sono sei. I principali reati ipotizzati sono peculato e bancarotta fraudolenta. In particolare gli inquirenti stanno verificando l’entità del giro di biglietti Wind Jet che l’ aeroporto romagnolo avrebbe donato a personalità di spicco della città. Non si tratta di cose di poco conto bensì del 63% dei biglietti staccati dalla compagnia low cost. La Seaf , società pubblica che gestisce lo scalo, avrebbe acquistato dalla compagnia i tagliandi per poi regalarli e questo comportamento sarebbe uno degli elementi principali del passivo di oltre 11 milioni di euro maturato dall’aeroporto e che dovrà essere ripianato dai soci Seaf (Comune, Provincia, Regione), in pratica dai contribuenti. Una botta terribile per il Comune, che già deve ripianare un abnorme e discusso deficit dell’azienda sanitaria. A conti fatti il surplus dell’Imu, deciso dal sindaco, rischia di non riuscire a coprire neppure il ripianamento dei deficit. Inoltre, in tutti questi anni la Regione ha immesso nella società di gestione forlivese 6,5 milioni di euro, alla faccia dell’austerity. In pochi anni il passivo dell’aeroporto è passato da 5 a oltre 11 milioni di euro, un estremo tentativo di salvataggio, auspice la Regione, è stato tentato con l’accorpamento con l’aeroporto di Bologna, la cui quota di maggioranza appartiene però alla Camera di commercio. Quest’ultima (a capo dello scalo bolognese vi è un presidente indicato dalla Camera di commercio) ha però rifiutato il matrimonio, allarmata per i debiti che Forlì avrebbe portato in dote, e mandato all’aria i piani pidiessini, così l’aeroporto di Forlì s’è ritrovato solo, senza la ciambella di salvataggio, e il bubbone è scoppiato. La Seaf è stata messa in liquidazione e l’aeroporto si avvia mestamente verso la chiusura. Sono già stati interrogati consiglieri ed ex-consiglieri d’amministrazione. Sarà sentito anche il presidente dal 2008 al 2010, Franco Rusticali, che nega : «Non ne so niente di biglietti gratuiti». Ma il buco è colossale per un piccolo aeroporto, sempre gestito da uomini Pd. Possibile che ci si sia avviati allegramente verso il fallimento, coi biglietti gratuiti distribuiti fino a ridosso della liquidazione, senza che nessuno abbia pensato di aprire un paracadute? La deflagrazione rischia di fare molte vittime. Unicredit Banca è esposta per 6 milioni circa di euro di cui quasi 4 con garanzie fidejussorie da parte di Sab (la società che gestisce l’aeroporto di Bologna) e altri 2, sempre con garanzie dei soci pubblici Seaf. Il bello è che in mezzo a questa catastrofe economica il sindaco Roberto Balzani è riuscito a concludere un’inedita alleanza tra Pd e Lega (il Pdl è imbufalito): vengono da Pd e Lega i voti favorevoli in consiglio comunale per il rilascio di una fideiussione alla Bnl affinchè all’aeroporto non vengano a mancare i fondi per la gestione corrente. I sindacati hanno un diavolo per capello e se la prendono col Pd e con la sua gestione della faccenda-aeroporto. «Chiediamo», scrivono in un documento i segretari locali di Cgil, Cisl e Uil, «i necessari e più opportuni ammortizzatori sociali per far fronte alla situazione creatasi mentre il liquidatore dovrebbe predisposizione un piano industriale con l’obiettivo di garantire l’operatività del sito aeroportuale». Mentre il consigliere regionale forlivese Pd, Tiziano Alessandri, se la prende con Bologna, di fatto accusando il sindaco Virginio Merola, suo compagno di partito: «Bologna non ha partecipato alla ricapitalizzazione della Seaf ed ha messo in vendita le azioni. Di più, nell’arco di pochissimo tempo si è portata via il nostro più grande capitale, anche se molto oneroso, la compagnia low cost Ryanair, facendo precipitare bruscamente la quota degli 800.000 passeggeri che avevamo raggiunto». I magistrati Filippo Santangelo, Alessandro Mancini e Sergio Sottani, che conducono in pool l’inchiesta, stanno esaminando in particolare il contratto che l’aeroporto di Forlì sottoscrisse con Wind Jet, arrivata in città dopo l’abbandono (per Bologna) di Ryanair. Il contratto avrebbe punti oscuri. I magistrati hanno pure acquisito i documenti contabili di Seaf e stanno cercando l’elenco di coloro che hanno viaggiato gratuitamente. A giorni saranno sentiti alcuni di questi vip scrocconi, in più è stata convocata una giovane donna che sarebbe salita, sempre col biglietto omaggio, assai frequentemente sulla scaletta degli aerei, insieme ad altre allegre fanciulle.