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 2012  giugno 11 Lunedì calendario

INCANTI. ORA C’E’ L’ITALIA NEL MIRINO

Un’asta bellissima quella che Christie’s presenta domani a Londra (South Kensington) con 170 capolavori della fotografia italiana. Non solo per il contenuto del catalogo e le opportunità di investimento. Anche per la sua storia. Per com’è nata.
Volti
Paolo Morello, palermitano trasferitosi nella City, è uno dei massimi storici della fotografia italiana. Un vero portabandiera nel mondo del nostro Paese. Nel 1999 ha fondato l’Istituto superiore per la storia della fotografia (www.issf.it). Un’idea geniale nata da una considerazione semplice. L’interesse per la fotografia italiana del Novecento è cresciuto enormemente negli ultimi vent’anni. Ma fino alla metà degli anni Novanta non si disponeva di studi scientificamente attendibili. Ossia degli strumenti indispensabili per un’efficace valorizzazione.
La fondazione dell’Issf è stata pensata proprio per colmare tale lacuna. Morello ha pubblicato quaranta volumi su questo tema. Tra cui un’enciclopedica «Storia della fotografia italiana» i cui primi due tomi (dal 1945 al 1975) sono stampati e tradotti in diverse lingue, mentre gli altri due (dalle origini al ’45 e dal ’75 ad oggi) sono in preparazione.
Nel corso degli studi Morello ha iniziato ad acquistare migliaia di opere. Interi archivi. Collezioni private. Lontano dall’intento speculativo o collezionistico, ma solo per ragioni filologiche. Osservare l’opera originale di cui in quel momento stava scrivendo. Collateralmente il suo Istituto ha organizzato diverse esposizioni. Una a Parigi nel 2007, una a Milano nel 2010 (da «Forma») e una nel 2011 a Mosca al Cremlino (quasi mezzo milione di visitatori).
Ed è stato proprio visitando la mostra parigina che a Philippe Garner, Christie’s International Head of Photographs, è venuta un’idea. Contattare Morello per proporgli di mettere in asta una selezione delle opere della sua raccolta. Perché?
Oggi il mercato della fotografia da collezione è monopolizzato da autori francesi, inglesi e statunitensi. Con prezzi in così rapida salita da ritenere prossimo il loro punto di saturazione. Perché non aprire nuovi orizzonti (con possibili interessanti evoluzioni) come appunto quello della fotografia italiana? Con autori importanti, opere squisite ma poco o nulla conosciute e apprezzate sul mercato. Per rompere l’asse Parigi/Londra/New York era necessaria una serietà scientifica inoppugnabile. Che il lavoro di Morello detiene.
Catalogo
Ora il catalogo va in asta domani. I centocinquanta lotti hanno una complessiva valutazione pre-sale di 1,2 milioni di sterline. Le singole stime di partenza variano tra 2 e 30 mila sterline. Tra le chicche lo storico scatto di Mario De Biasi «Gli italiani si voltano» del 1954 (stima 20-30 mila). Dello stesso autore un ritratto di Alfred Hitchcock del 1965 (4-6 mila). Plastiche e sinuose le «Forma di donna» di Carla Cerati (da 4 a 8 mila). Magistrale il ritratto di Ezra Pound, del 1967 di Vittorugo Contino (8-12 mila). O, per la stessa stima, quello di Allen Ginsberg, del 1968, opera di Francesco Carlo Crispolti.
Celebre la foto di Mario Giacomelli che ritrae alcuni prelati mentre corrono sulla neve («Io non ho mani che mi accarezzano il volto», del 1961) stimata 10-15 mila sterline. O le varie sequenze neorealistiche di Tazio Secchiaroli, oltre ai suoi ritratti di Marcello Mastroianni, Sophia Loren e Jacqueline Bisset (da 2 a 12 mila). Mentre Elio Sorci ha immortalato l’attimo in cui a Roma Walter Chiari se la prende con il paparazzo Secchiaroli.
Di Gianni Berengo Gardin numerose foto bellissime aprono questo catalogo e quest’asta da non perdere. Uno scorcio dell’Italia migliore conservata grazie al professor Paolo Morello. Emigrato a Londra.
Paolo Manazza