VARIE 11/6/2012, 11 giugno 2012
APPUNTI PER GAZZETTA. I MERCATI RESTANO PESSIMISTI
MILANO - Il G7 promuove il piano Ue di aiuti a Madrid, ma dopo i festeggiamenti della mattinata le Borse rallentano. E chiudono tutte in rosso, esclusa Francoforte. Alcuni operatori temono che dopo il salvataggio della Spagna adesso sia a rischio l’Italia e così i cento miliardi in arrivo dall’Unione europea per salvare e ricapitalizzare le banche spagnole passano in secondo piano. L’allarme arriva dal Wall Street Journal: "Due anni e tre salvataggi dopo, l’Europa è in recessione e il contagio si è allargato alla Spagna e probabilmente si avvicina l’Italia". E come un macigno arriva il report degli economisti di Commerzbank secondo cui "una richiesta di aiuti da parte dell’Italia potrebbe essere solo una questione di tempo" per la nostra economia "crolla in modo massiccio. L’Europa ha appena annunciato alla Spagna aiuti miliardari e ora viene messa a fuoco l’Italia". E d’altra parte a certificare le difficoltà dell’Italia arrivano anche i dati Istat che registrano un calo del Pil dello 0,8% su base congiunturale e dell’1,4% su base tendenziale confermando la recessione del Paese. E, a fine serata, il vicepresidente della commissione Ue Olli Rehn parla di "gravi squilibri macroeconomici" di Italia e Francia.
Mentre la cancelliera tedesca, Angela Merkel, annuncia che si batterà per la tassa sulle transazioni finanziarie, ritenendola "necessaria".
Milano chiude la seduta in profondo rosso perdendo il 2,79% e zavorrando il resto del Vecchio continente a dimostrazione che per i mercati il muro alzato a difesa della Spagna non è ancora considerato una difesa definitiva. Giù anche Londra che perde lo 0,05% e Parigi (-0,32%), mentre si salva Francoforte (+0,17%). Giù anche Madrid (-0,6%) che pure in avvio aveva fatto segnare un +5%. E i timori europei condizionano anche Wall Street: il Dow Jones perde lo 0,2% come l’S&P 500 e il Nasdaq. Eppure la seduta era iniziato nel migliore dei modi con Tokyo che ha chiuso in rialzo dell’1,96% seguita da Hong Kong (più 2,44%).
In mattinata aveva salutato come positivo l’accordo anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mentre il viceministro delle Finanze cinese, Zhu Guangyao, aveva messo in guardia di facili entusiasmi: "Ci auguriamo che queste misure servano a contenere la crisi". Timori emersi, dopo le prime battute, anche tra gli operatori che hanno iniziato a interrogarsi sulla durata del rimbalzo: domenica prossima ci saranno le elezioni in Grecia, il secondo turno delle legislative in Francia e a fine una delicata riunione del Consiglio europeo sul tema della crescita. Sulla Spagna, intanto, vigilerà la troika, ma i mercati temono l’incertezza delle strumento che verrà usato: l’Esm o l’Efsf che hanno implicazioni diverse.
E così lo spettro del debito sovrano torna a far paura. Lo spread Btp-Bund è in forte salita a 473 punti contro la chiusura di venerdì a 444 punti base, con i Btp che rendono il 6% ai massimi da 3 mesi. Si allarga anche il differenziale di rendimento tra i titoli spagnoli e tedeschi che sale a 516 punti con i Bonos che rendono il 6,46%. In lieve risalita anche i titoli di Berlino che abbandonano i minimi storici (1,17%) e si portano a 1,3%, comunque al di sotto del livello dell’inflazione. La Germania registra un nuovo calo della domanda per l’asta di titoli semestrali da 3,53 miliardi di euro. La richiesta è stata pari a 1,2 volte l’offerta contro quella di 1,5 volte dell’asta del 14 maggio: il rendimento è sceso allo 0,007% dal 0,037% di maggio. A trarne beneficio è l’euro recupera terreno su dollaro e yen: la moneta unica tratta a 1,2513 rispetto al biglietto verde (1,2486 venerdì) e a 99,33 nei confronti dello yen (99,30).
Intanto il G7 ha fatto sentire la sua voce dopo che il commissario europeo alle Finanze Olli Rhen aveva definito l’intervento a favore della Spagna "un messaggio chiaro ai mercati, è la dimostrazione che i Paesi dell’eurozona sono pronti ad azioni decise per evitare il contagio". I 7 grandi in un comunicato hanno scritto che nell’azione dell’Eurogruppo si vede "un progresso verso una più rilevante unione finanziaria e fiscale nell’Unione europea". "Quello che è successo ieri è stata l’apertura di una linea di credito per il nostro sistema finanziario, con l’obiettivo di recuperare la solvibilità del sistema finanziario e avere quindi la possibilità di accesso al credito per le famiglie e per gli imprenditori. In modo da tornare a crescere", ha detto oggi Rajoy.
Sul fronte macroeconomico in Francia aumenta la produzione industriale francese, cresciuta dell’1,5% ad aprile rispetto al mese precedente, sostenuta dal consumo di elettricità e di gas visto le temperature inferiori alla media stagionale. Nella sola industria manifatturiera, che esclude attività mineraria e costruzione, la produzione è scesa dello 0,7%, dopo un rialzo dell’1,4% nel mese precedente. Il superindice Ocse per il mese di aprile continua ad essere in lieve espansione (+0,02% su base mensile), ma anche a "indicare una divergenza tra le economie" dei Paesi membri, con Stati Uniti e Giappone in ripresa e la zona euro ancora a rallentatore. Per Usa e Giappone, scrive l’organizzazione, il superindice "continua a segnalare miglioramenti nell’attività economica", con un’espansione rispettivamente dello 0,02% e dello 0,08%, anche se "la decelerazione negli ultimi quattro mesi fornisce segni premonitori su una possibile moderazione della crescita a breve termine". Dati per lo più negativi, invece, per l’Europa: indice in contrazione dello 0,18% per l’Italia, dato peggiore della lista, e dello 0,04% per la Francia, cosa che indica "un’attività economica stagnante". Per Germania (+0,02%) ed eurozona (-0,03%), invece, il superindice "continua a segnalare un’attività economica leggermente al di sotto del trend di lungo termine".
Le quotazioni petrolifere arretrano una volta svanito l’effimero entusiasmo dei mercati per il piano di salvataggio delle banche spagnole, con Wall Street che ha girato in negativo poco dopo l’apertura delle contrattazioni. Il light crude Wti di New York perde 40 cent a 83,70 dollari al barile, il Brent di Londra cede 33 cent a 99,14 dollari al barile.
(11 giugno 2012)
REPUBBLICA.IT
MILANO - La troika sorveglierà la richiesta della Spagna per il finanziamento delle sue banche 1. Lo fa sapere il commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia. Il Fondo monetario internazionale affiancherà, quindi, la Bce e la Commissione Ue nella vigilanza sugli aiuti europei. Almunia precisa che ora le banche spagnole dovranno presentare un piano di ristrutturazione. Una posizione confermata anche dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schauble: "Ci sarà una troika, si incaricherà di controllare con precisione che il programma venga rispettato", ha detto all’emittente Deutschlandfunk due giorni dopo l’approvazione di aiuti fino a 100 miliardi di euro per il salvataggio delle banche spagnole.
Dopo aver sottolineato che questo lavoro di supervisione si limiterà esclusivamente alla ristrutturazione del sistema finanziario, Schauble ha aggiunto che il settore finanziario spagnolo è in difficoltà per i problemi sorti con la "bolla" immobiliare e che le misure adottate sabato dall’Eurogruppo hanno la loro base nell’esperienza acquisita dopo la crisi immobiliare negli Stati Uniti. "Come lezione da quella crisi abbiamo consigliato la Spagna: devi fornire alle banche sufficiente denaro, che lo vogliano o meno".
La Spagna si impegna quindi a proseguire sulla strada dell’austerità, del consolidamento e delle riforme. Il Tesoro si rivolge anche ai mercati finanziari e ribadisce il suo impegno a continuare a finanziarsi tramite il "suo regolare calendario di aste" pubbliche. Il Tesoro spagnolo ha già emesso il 56,85% degli 86 miliardi di euro che ha in programma di mettere sul mercato quest’anno. Anche perché il portavoce del commisario Ue agli Affari monetari, Olli Rehn, ha sottolineato che la disponibilità dell’Eurogruppo "fino a 100 miliardi" per le banche spagnole consente un margine di manovra e di rispondere "anche agli scenari peggiori". E poi ha precisato: "Le condizioni per il prestito spagnolo saranno definite da un quartetto composto dalla Commissione Ue con Fmi, Bce e Eba". Secondo i tedeschi, però, la Spagna busserà più preferibilmente alla porta dell’Esm, il meccanismo permanente europeo, piuttosto che a quella dell’Efsf "perché è a tutti gli effetti più efficace". Secono fonti comunitarie, però, gli aiuti arriveranno proprio dal Salva Stati, sotto forma di obbligazioni, piuttosto che di liquidi.
Standard and Poor’s ha annunciato che non modificherà la sua valutazione sul debito sovrano spagnolo, BBB+, dopo l’annuncio del piano di aiuto europeo destinato al settore bancario. "L’ammontare dei fondi che la Spagna vuole ottenere corrisponde alla nostra stima sulle esigenze di accantonamento" sia nello scenario base sia nello scenario peggiore, indica l’agenzia in una nota.
La Bce, intanto, ha chiesto alla Spagna di avviare dei piani per creare una "bad bank" dove parcheggiare gli asset tossici immobiliari delle banche iberiche. E’ quanto emerge da un documento dell’istituto di Francoforte, nel quale si chiede a Madrid di convogliare gli asset tossici in una bad bank, in attesa di rivenderli successivamente.
Per quanto riguarda il tasso di interesse che la Spagna pagherà sui prestiti per il salvataggio delle banche potrebbe aggirarsi attorno al 3-4%. Lo ha detto il portavoce Ue, Amadeus Altafaj, in una intervista a Tve ripresa da Bloomberg. E’ "ragionevole" un tasso al 3-4% anche se "dipenderà dalle condizioni del mercato", ha detto Altafaj aggiungendo che il pagamento degli interessi, non peserà sul deficit di Madrid perchè i prestiti Ue prevedono un "trattamento speciale e spetta a Eurostat decidere come contabilizzarlo. Nessun dubbio, invece - da parte della Commissione Ue - sulla determinazione di Madrid a portare avanti le riforme.
(11 giugno 2012)
GIANNINI INFLUENZA SPAGNOLA NON DEBELLATA. PROBLEMA: NON SOLO SPAGNA, MA NUBI SU ITALIA. NON SI IMMAGINAVA GIA’ OGGI. CONTAGIO NON EVITATO. SPECULAZIONE PUNTA SU ITALIA. VEDI CADUTA MILANO. RESTO EUROPA PERDE MASSIMO 0,5%. NOI SPREAD OLTRE 470, SCORSA WEEK 440. ITALIA PROSSIMA VITTIMA. CI SONO RAGIONI OGGETTIVE: NON CRESCE, ISTAT CONFERMA ANDAMENTO PIL -0,8%, NON È AL SICURO SUI CONTI PUBBLICI PERCHÈ DA UN LATO ENTRATE FISCALI IN CALO, DECRESCITA FA AUMENTARE DEBITO E DEFICIT E CI ESPONE A RISCHIO ALTRE MANOVRE DI RISANAMENTO. SI PUO’? VICOLO CIECO. UNICA COSA AL SICURO SISTEMA BANCARIO. OGGI ANCHE BANCHE LE PIù COLPITE DALLE VENDITE. IN QS SITUAZIONE GRANDE ATTESA PER SCELTE GOVERNO, NAPOLITANO ANNUNCIATO DECRETO SVILUPPO, PASSERA ANNUNCIA SBLOCCO LAVORI PER 100 MLD. LA STESSA UE: L’ITALIA SA QUELLO CHE DEVE FARE, PRIMA LO FA MEGLIO È. OGGI MONTI HA INCONTRATO VENIZELOS, POI MERKEL, POI QUADRILATERALE CON ALTRI LEADER EUROPEI IN VISTA VERTICE DI FINE GIUGNO. INTANTO È L’ITALIA CHE DEVE DARE UNA RISPOSTA E AZIONI CONCRETE CON RILANCIO DELLA CRESCITA. ALTRO GIRO DI VITE SOLO CON SPENDING REVIEW. IL WSJ HA SCRITTO LE SUE PREOCCUPAZIONI: MONTI È UN UOMO SOLO AL COMANDO TANTE SFIDE CHE STANNO AUMENTANDO FORSE TROPPE? DOMANDA CHE CI FACCIAMO TUTTI. SOLO PROFESSORE DEVE METTERE IN CAMPO STRATEGIA PER LA CRESCITA.
LIVINI - CONTO COMPLESSIVO COMPRESO LO STATO 300 MLD, SOLDI FINITI. ESAME DEI MERCATI: IMPORTANTE SPREAD CALI, ALTRIMENTI EUROPA SCELTE RADICALI PER STATI IN DIFFICOLTA E POI. ITALIA RISPARMI GRANDI E TESSUTO INDUSTRIALE FORTE. SPAGNA TURISMO IN CRISI, SHIPPING PARADISI FISCALI, SPAGNA HA VISSUTO SUL MATTONE.