VARIE 10/6/2012, 10 giugno 2012
APPUNTI PER GAZZETTA. IL CAMBIO AI VERTICI DELLA RAI
REPUBBLICA.IT
ROMA - L’indicazione da parte del governo di Luigi Gubitosi come Direttore generale della Rai è una "forzatura". E "risulta incomprensibile" la sostituzione di Lorenza Lei come presidente della televisione di Stato. Il Pdl accetta le decisioni di Mario Monti 1. Ma distingue, controbbatte, polemizza. E rilancia. Fabrizio Cicchitto, capogruppo dei pidiellini alla Camera: "Pensare di snaturare del tutto gli attuali assetti rovesciando pesi e contrappesi potrebbe diventare una forzatura inaccettabile, per cui invitiamo tutte le forze in campo ad una attenta riflessione". Gli fa eco Maurizio Gasparri: "Abbiamo accettato tutto. Ma al governo consigliamo prudenza, non invadenza".
Le nomine Rai sollevano polemiche. E se "non si tratta di una questione di nomi, ma di metodi", il governo rivendica le proprie scelte. Per Francesco Profumo, ministro all’istruzione, "le nomine dei nuovi vertici Rai sono state fatte in base a elementi come esperienza, professionalità, indipendenza e l’aver gestito sistemi complessi". Per il ministro, i nuovi nomi sono stati selezionati anche in base a una "nuova idea di servizio pubblico radiotelevisivo". Ancora Profumo: "Oggi la tv pubblica dovrebbe fare quello che fece il maestro Manzi nel passato: allora fu importante portare la scuola a tutti, oggi credo che di debba portare a tutti l’idea di Europa, partendo dalla scuola".
E
tra i partiti non mancano commenti e prese di posizione. Giorgio Merlo, senatore del Pd e membro della Viglianza Rai. L’idea è quella di allargare ulteriormente lo spettro d’azione dell’esecutivo: "Le recenti nomine del hanno, di fatto, commissariato la Rai. Ora, per evitare che nascano ulteriori problemi e polemiche attorno al futuro Cda dell’azienda è da sponsorizzare con forza e decisione la proposta di affidare al governo anche l’indicazione dei restanti 7 membri del Cda da ratificare". Per Merlo, si treatterebbe di "un modo concreto per liberare definitivamente la Rai dai partiti e per essere coerenti sino in fondo".
Dalla sinistra, vere e proprie bordate. Vendola denuncia il degrado culturale dietro la scelta della Tarantola e di Gobitosi. Per il leader di Sel, "’ingresso dei banchieri a viale Mazzini" è il primo passo verso la privatizzazione dell’azienda. Per il capogruppo al Senato dell’Italia dei Valori, Felice Belisario "con le nomine Rai il governo ha iniziato il saccheggio del servizio pubblico". Ancora: "Dopo essersi accaniti contro lavoratori e pensionati, ora i finti tecnici al servizio delle lobby puntano a smantellare la tv di stato mettendola nelle mani di banche e finanza magari per privatizzarla e darla ai loro amici, Berlusconi compreso".
(10 giugno 2012)