Norma Rangeri, il manifesto 9/6/2012, 9 giugno 2012
Monti ha una banca al posto del cervello ANTICIPAZIONE I componenti del governo dei tecnici non dimenticano gli amici, questo è sicuro
Monti ha una banca al posto del cervello ANTICIPAZIONE I componenti del governo dei tecnici non dimenticano gli amici, questo è sicuro. Dunque sarà stata soddisfatta Anna Maria Tarantola di arrivare - almeno - alla presidenza della Rai dopo aver sfiorato per un soffio il sogno di dirigere - prima donna - la Banca d’Italia. Quando Mario Draghi ha traslocato all’Eurotower si parlava proprio di lei, vice e componente del direttorio, per sostituirlo. Ma poi, silurato Saccomanni, la spuntò Visco. Ora per la 67enne Anna Maria Tarantola è arrivata la grande occasione, in un ruolo che certo non appare esserle troppo consono. Lei che ha una grandissima esperienza, invece, nella "sua" Banca d’Italia che ha rappresentato in Italia e all’estero a tutti i più alti livelli: in diversi comitati come il Banking Supervision Committee, il Comitato di Sicurezza Finanziaria, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Stesso discorso per Luigi Gubitosi, nominato direttore generale del Servizio pubblico radiotelevisivo. Grandissima esperienza curriculum "pesante" (e per entrambi è evidente che con questi incarichi si appesantiscono smepre di più), ma pure lui un tantino a digiuno di radio e tv. Ex amministratore delegato di Wind telecomunicazioni e attualmente country manager e responsabile del corporate investment banking della Bank of America per l’Italia. Tra l’altro Anna Maria Tarantola non è una "al di sopra di ogni sospetto": amicizie altolocate, a quanto si racconta anche Oltretevere, ma allo stesso tempo con un neo nella sua sfavillante carriera non di poco conto. Sarebbe stata lei, infatti, a "raccomandare" quel Gianpiero Fiorani che tanti problemi creò ad Antonio Fazio promettendogli di baciarlo in fronte, da cui - peraltro - la nuova presidente della Rai ricevette numerosi e costosi regali come racconta questo articolo dell’Inkiesta. AI TRASPORTI SEBASTIANI Mario Sebastiani è il nuovo presidente dell’Autorità dei trasporti. Come membri dell’Authority sono stati indicati poi Pasquale De Lise e e Barbara Marinali. AGCOM, ARRIVA CARDANI Dopo le molte polemiche e i commenti abbastanza acidi del premer Mario Monti sulla "baruffa" dei partiti per accaparrarsi i posti delle Authority, fa un po’ strano vedere che la scelta per l’Agcom - Autorità abbastanza "sotto stress" nelle prossime settimane - vada in mano proprio a un "suo" uomo, come Angelo Maria Cardani. Il sostituto di Corrado Calabrò è certamente uomo con un curriculum lungo così - d’altronde è difficile che Monti si circondi di persone di "bassa caratura" - però Cardani è considerato proprio un amico del premier, non semplicemente un "tecnico" adeguato a quel ruolo. Dic erto Cardani di esperienza ne ha. Monti lo aveva voluto con sé anche in Europa, dal ’95 al 2004, membro del gabinetto dell’allora Commissariio europeo in settori di grande responsabilità come i servizi finanziari e la tassazione. MONTI: SCELTE IN BASE ALLA COMPETENZA Tarantola, «perchè ha dato molte prove nella sua vita di avere un senso di garanzia istituzionale molto spiccato: è una persona molto equilibrata e vigile, pensiamo che abbia tutte le caratteristiche per dare sicurezza, tranquillità e orientamento alla vita dell’azienda e dell’istituzione Rai». Quanto a Gubitosi, è «una figura di manager molto riconosciuta sul piano italiano e internazionale». Monti ringrazia il vertice uscente («il fatto che non ne abbiamo proposto la conferma non significa affatto una non valutazione importanza loro contributo») e manda un messaggio ai partiti: «Auspico che le forze politiche, il Parlamento adottino criteri elevati di professionalità, di indipendenza, per l’individuazione degli altri membri del cda». Questi i giudizi del premier Monti sui nomi indicati alla Rai "spero che il parlamento si ispiri a criteri di elevata professionalità e indipendenza". E a chi gli fa notare che non si mette in dubbio la professionalità di Tarantola e Gubitosi, ma in altri settori, Monti dice: "di talenti la Rai ne ha già tanti, quello di cui ha bisogno è solidità gestionale e di essere messa al riparo da giochi politici". Tarantola sarebbe, appunto, oltre che competente nella gestione anche "neutrale" dal punto di vista politico, ammesso che la neutralità a quei livelli possa esistere.