Filippo Maria Ricci, La Gazzetta dello Sport 08/06/2012, 8 giugno 2012
SPAGNA, UN CALCIO ALLA RECESSIONE. PAGA PIU’ DELL’ITALIA E QUANTO I TEDESCHI
La Spagna è favorita, però se dovesse vincere l’Europeo i giocatori si porteranno a casa oltre 100.000 euro a testa più dei nostri. La Roja ha fissato in 300.000 euro il premio in caso di vittoria, gli italiani prenderanno qualcosa in meno rispetto ai 200.000 previsti per Euro 2008. Gli azzurri riducono il premio, gli spagnoli lo aumentano di 84.000 euro: per la vittoria in Austria e Svizzera si erano portati a casa 214.000 euro a testa. In compenso c’è chi guadagna di più: a parte l’Ucraina, che difficilmente dovrà onorare la promessa fatta ai suoi, un massimo di 565.000 euro a testa in caso di vittoria, la Francia è a 320.000 euro. La Germania è sulla linea della Spagna a quota 300.000. Però gli spagnoli cominciano a incassare se arrivano in semifinale, tedeschi e francesi già nei quarti.
Polemica tasse In compenso in Spagna si è di nuovo aperto il dibattito sulla tassazione dei premi. Nel 2008 il fisco spagnolo non vide un euro dei premi dei giocatori: grazie a un accordo stipulato dal dittatore Franco con l’Austria nel 1966 Casillas e compagni pagarono li il 20% del proprio premio, e zero a casa. Gli spagnoli volevano fare il bis in Sudafrica, pagando il 21% previsto dal fisco del Paese del Mondiale, ma la polemica fu tale che versarono al fisco spagnolo il 43% dei 600.000 euro a testa incassati. Ora ci risiamo: la Polonia, dove gioca la Spagna e che con il Paese ha un accordo per evitare la doppia tassazione, ha deciso di sopprimere ogni tipo di prelievo sugli stranieri durante l’Europeo. I ragazzi di Del Bosque hanno di nuovo la possibilità di evitare il prelievo fiscale, che intanto è salito al 52%. Cosa che non potrebbero fare se giocassero la prima parte del torneo in Ucraina, che non ha accordi con la Spagna. Nuove polemiche, in attesa di una comunicazione ufficiale da parte della federazione.