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 2012  giugno 08 Venerdì calendario

EURO 2012, AI VINCITORI 23,5 MILIONI

Quando sono in ballo cifre a nove zeri non è giusto parlare di crisi. Però i numeri di Polonia-Ucraina 2012 sono meno esaltanti di quelli di Austria-Svizzera 2008. Vietato sorprendersi: dal giorno della discussa assegnazione della fase finale, 18 aprile 2007, l’Uefa s’è sobbarcata parecchie spese supplementari per aiutare i due paesi organizzatori, più volte a rischio «bandiera bianca». Inoltre c’è la congiuntura mondiale ad aggravare la situazione, benché i grandi tornei (Mondiale e Champions soprattutto) non sembrino risentire effetti negativi, «macchine da soldi» come li definisce un dirigente Uefa. Il risultato finale sarà positivo, ma l’utile inferiore ai 317 milioni del 2008.
And the winner is... Cominciamo dalle nazionali. Il montepremi totale per le 16 finaliste è 196 milioni di euro (era 184 nel 2008): un aumento minimo. Chi vince guadagnerà 22 (minimo) o 23,5 milioni (massimo): la cifra dipende dalle vittorie nella fase a gruppi (vedere tabella) ed è praticamente la stessa di quattro anni fa. Un po’ di euro sono stati destinati a un nuovo «premio»: c’è un milione in più per chi arriva 3° nel gruppo, sperando così che nessuno rinunci a lottare fino alla terza giornata. Per chi perde tutte le tre partite della prima fase, il guadagno è 8 milioni. Meglio che niente.
Euro-Mondiale Il paradosso è che l’Euro distribuisce alle nazionali gli stessi premi del Mondiale. Com’è possibile? Intanto, lì ci sono più bocche da sfamare: le finaliste da accontentare sono 32. Inoltre la Fifa si carica di spese extra, tra hotel e trasferimenti. Però quest’anno l’Uefa ha fatto uno sforzo in più e, nell’ambito della nuova politica di collaborazione con i club, ha accolto la loro richiesta di partecipazione agli utili del torneo: sono stati stanziati 100 milioni da distribuire, in proporzione, a tutte le squadre i cui convocati partecipano all’Euro. Qui non c’è gara con il Mondiale: la Fifa ha elargito appena 30 milioni nel 2010 e non supererà 55 milioni nel 2014.
Diritti centralizzati Il sistema finanziario per le nazionali sarà presto rivoluzionato. Michel Platini ha preteso e imposto la centralizzazione dei diritti — tipo Champions — per le qualificazioni europee di Mondiale ed Europeo, a cominciare da Brasile 2014. Avremo copertura tv totale, musichetta da Champions, insomma Italia e Germania come Milan e Bayern. Questa è almeno l’idea. Alle grandi federazioni è stato prospettato un minimo di 35 milioni per quadriennio. Non è finita: dal 2016, fase finale in Francia, l’Europeo sarà a 24 squadre. Altri guadagni in vista? O il sistema, un giorno, si fermerà?
Spettatori Una partita di questo Euro vale, in media, circa 42 milioni (quelle di Sudafrica 2010 quasi 46 milioni). Chi paga? Sponsor e tv. È attesa un’audience media (a partita) di 150 milioni di spettatori. Per la finale, l’obiettivo è superare i 237 milioni di Spagna-Germania del 2008. Nel calcio come nell’economia, la parola d’ordine è una: crescere.