Lucrezia Dell’Arti, Io donna, 8 giugno 2012
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ELEANOR ROSSEVELT
Nella foto È il 1949, Eleanor Roosevelt mostra il manifesto con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Era vedova da quattro anni.
Descrizione Alta un metro e ottanta, occhi celesti, profilo sgraziato, mento sfuggente, denti all’infuori, sorriso cavallino, un grosso neo vicino alle labbra.
Figli Sapeva di essere brutta. Franklin, figlio unico, le chiese di fargli sei figli. Lei gli fece sei figli.
Segretarie Lucy Mercer, segretaria personale di lei. Missy Lehand, segretaria personale di lui.
Valigia Settembre, 1918. Franklin è tornato dal fronte, Eleanor gli rimette a posto la valigia. In mezzo ai panni trova un pacco di lettere profumate. Le ha scritte Lucy a suo marito.
Missy Piantata Lucy, Rossevelt si porta a letto Missy. Eleanor vuol divorziare, smette di mangiare.. Alla fine decide di restare. Però: camere separate, vite separate, amici separati, amministrazioni separate, anche se con gli uffici attaccati. Diventano una coppia di ferro.
Sacrifici «Non mi costò nessun sacrificio perché i rapporti sessuali con tuo padre sono sempre stati un tormento» (alla figlia).
Anni Venti Franklin ha preso la poliomelite e gira in carrozzella. Eleanor frequenta Esther Lape ed Elizabeth Read, lesbiche, girano in tweed fatti su misura, giacca e pantaloni, patite di wrestling, vanno a cavallo ecc.
Tre «Le piacevano i rapporti a tre» (Béata de Robien).
Lorena Lorena Hickock, giornalista all’Associated Press, fisicamente un colosso, fuma due pacchetti di Camel al giorno, sigari, occasionalmente la pipa, bourbon, poker, boxe, perennemente in giacca e pantaloni, vive da sola col cane Prinz, un pastore tedesco. Il padre l’ha violentata da bambina e, quando aveva 14 anni, l’ha buttata fuori di casa. Va a intervistare Eleanor, perde la testa, le fa leggere gli articoli in anticipo. Due settimane prima delle elezioni che manderanno Franklin alla Casa Bianca, le due viaggiano in treno chiuse da sole in uno scompartimento con una sola cuccetta.
She «Lorena è una she-man» (Roosevelt).
Missy Churchill era ospite alla Casa Bianca, la notte ebbe bisogno del bagno e in corridoio soprese Missy che usciva in vestaglia dalla camera del Presidente. Missy: «Buonasera. Aiutavo il Presidente a riordinare la collezione di francobolli».
Pearl Harbour Come visse la sera di Pearl Harbour? «Mio marito venne a cena più tardi» (Eleanor a Enzo Biagi).
Corner «I kiss you on the norwest corner of your lips» («ti bacio sull’angolo nord-occidentale delle tue labbra», Eleanor a Lorena nel ’34). Dopo un paio d’anni si stufò, restandole amica rispondeva alle lettere cariche di passione dell’altra con il resoconto di ciò che aveva fatto durante la settimana. Negli anni Quaranta dichiarò: «Alla Casa Bianca non si possono avere favoriti». Lorena: «Sono stata la favorita di qualcuno che si è poi accorto di non poter avere favoriti».
Uomini Tutto sommato preferiva gli uomini. Nel ’38 Joseph Lash, americano comunista, 25 anni meno di lei. Entrava alla Casa Bianca circondato da spie dell’Fbi. Nel ’43 ci andava ancora a letto, Franklin se ne accorse, andò su tutte le furie e lo spedì a combattere nel Pacifico (lei, dietro). Nel ’44 David Gurewic, 45 anni, russo, un Rasputin, le dava ordini, la sottometteva, eccetera. Lei lo infilerà nella commissione Onu per i diritti umani. Quelli che Eleanor tiene in mano, in forma di manifesto, nella foto sopra.