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 2012  giugno 07 Giovedì calendario

IL RICORDO DI TROISI, UN’OCCASIONE PERSA - I

vivi si autocelebrano fingendo di celebrare i morti. Qual è il modo migliore per onorare la memoria di un artista? Mostrare le sue opere, se possibile nella loro interezza, altrimenti attraverso spezzoni significativi. Il resto sono chiacchiere.
Per ricordare l’attore Massimo Troisi, prematuramente scomparso nel 1994, il suo sodale dei tempi della «Smorfia», Enzo Decaro, ha pensato bene di allestire uno spettacolo di rara tristezza. Significativa e apprezzata l’assenza di Lello Arena.
Dall’Auditorium del Centro di produzione Rai di Napoli è andato in onda una serata dal titolo «Un poeta per amico» condotta da Decaro e Serena Autieri, scritta da Ivano Balduini, Elisabetta Barduagni, Anna Pavignano Giorgio Verdelli e dallo stesso Decaro (Rai1, martedì, ore 21.24). Se ben sei persone si mettono a scrivere uno show, sarebbe legittimo uscire dallo schema «ricordo compunto, frammento di cineteca, ospite in studio che canta, contributo filmato di ospite importante che si scusa di non poter essere presente per importanti impegni di lavoro ma spende volentieri due parole di ricordo dello scomparso».
Sì però, quando senti Decaro, il cui mestiere non è certo quello del conduttore, buttarsi nel «massimoghinismo» più efferato per darsi un tono, quando rivedi per la centesima volta l’intervista a Troisi di Gianni Minà con Pino Daniele, quando i ricordi di Tullio Solenghi e Massimo Lopez ti gettano nello sconforto, è il momento di cercare disperatamente un dvd di Massimo Troisi per rendergli giustizia.
Il gruppo comico «La smorfia» è diventato famoso partecipando al varietà di Enzo Trapani «Non stop». Poi, ognuno dei tre ha preso la sua strada, ognuno ad ascoltare la sua personale annunciazione (in omaggio al loro sketch più celebre), segnando anche distanze abissali.
C’è la raccolta fondi per un’associazione medica e l’invito a comprare il grana padano danneggiato: e infine i sensi di colpa ti annientano.
Aldo Grasso