Angelo Aquaro, la Repubblica 7/6/2012, 7 giugno 2012
DAGLI ABITI ELETTRICI AL PC SALVA SCHIENA GLI OGGETTI CHE CI CAMBIERANNO LA VITA
Non potremo più rimandare l´appuntamento col dentista: a prenderlo ci penserà quel maledetto dente. In compenso, potremo serenamente abbandonarci alla bottiglia: l´alcol sintetico non ci potrà mai più dare alla testa. Benvenuti nel mondo che verrà. No, non è l´ennesima sfilata dello strano ma vero ma una lista di 32 innovazioni in arrivo selezionate dai più grandi esperti in materia: da Tim Wu, il guru dei nuovi media della Columbia University, a Jonathan Zittrain, il superscienziato dei computer di Harvard. D´accordo: certe invenzioni possono sembrare più che stravaganti. Come la "pistola chiudi-bocca": cioè un aggeggino che registra e ri-rivolge al chiacchierone di turno la sua stessa parola - costringendolo così a tacere improvvisamente per via di un processo cognitivo che a spiegarlo ci vorrebbe una laurea.
Eppure, ricorda il New York Times Magazine, la storia delle innovazioni è soprattutto la storia dei loro fallimenti. Tutte (o quasi) le più grandi invenzioni all´inizio sono state salutate da un insano scetticismo: dalla luce elettrica in giù. Perché, dunque, snobbare in partenza la password corporale? L´invenzione, che potrebbe trovare mercato entro i prossimi due anni, è il frutto di una semplice osservazione: ognuno di noi quando prende in mano il telefonino lo fa sempre allo stesso modo e quel modo è sempre diverso per ognuno di noi. Proprio quel movimento del braccio, quindi, potrebbe diventare la nostra password: certamente più sicura di quella oggi più usata al mondo - e cioè "1 2 3 4". O prendete l´elettrabito. Detto così fa sorridere: ma che cosa dareste se poteste caricare il vostro cellulare con l´energia del corpo? L´inventore David Carroll giura che bastano otto ore nella tasca dei pantaloni elettrici per ridare vita al vostro telefonino: e forse non solo a quello. Oppure considerate la stanza multitasking. L´iPad già ci porta il mondo in casa: se trasformiamo la casa in un grande iPad quella sì che sarà una rivoluzione. Dal tavolo della cucina al frigo tutto sarà un grande schermo: da toccare per scrivere, telefonare, parlarsi.
A volte basta applicare le leggi della matematica: come quelle che dimostrano che la metà degli ingorghi sulle autostrade sono creati non dal traffico ma dai sorpassi. I cambi di velocità regalano nell´immediato un vantaggio ma alla lunga provocano la congestione. Un controllore automatico ci permetterebbe di rincasare tutti più velocemente: riducendo la velocità. Per chi nel traffico cittadino preferisce avventurarsi invece in bicicletta ci sono ottime notizie: la catena senza grasso e il blocca sterzo hi tech ci eviteranno di sporcarci - e regalare la bici ai ladri.
Al lavoro, il monitor piazzato sul computer come una webcam ci avvertirà quando la posizione che assumiamo non è corretta (quasi sempre). In viaggio, la cabina che simulerà l´aria a terra ci eviterà di scendere dall´aereo col solito mal di testa. In casa, i sensori sulle piante ci trasformeranno in tanti pollici verdi: senza muovere un dito. E non dovremo più neppure occuparci dello smaltimento di certi rifiuti, come il packaging dei cibi: basterà mangiarli. Senza temere, ovviamente, per i nostri denti. Il microchip sul molare ci avvertirà del rischio carie e chiamerà direttamente il dentista: sperando che, intanto, qualcuno abbia inventato qualcosa di meglio.