Varie, 7 giugno 2012
Rosina Lavrencic, 60 anni. Originaria di Doberdò del Lago, separata, due figli, da una decina d’anni conviveva in una villetta di Staranzano (Gorizia) col portuale in pensione Claudio Varotto, 56 anni, divorziato pure lui
Rosina Lavrencic, 60 anni. Originaria di Doberdò del Lago, separata, due figli, da una decina d’anni conviveva in una villetta di Staranzano (Gorizia) col portuale in pensione Claudio Varotto, 56 anni, divorziato pure lui. I due, le nozze programmate per lunedì 11 giugno, a detta dei vicini erano una «coppia serena e affiatata» («in anni e anni mai una baruffa») ma lei in realtà, da quando lui essendosi operato al cuore pretendeva che rinunciasse ai suoi lavoretti saltuari per stargli più vicino, si sentiva soffocare, voleva lasciare il promesso sposo, e glielo fece sapere mercoledì 7 giugno proprio quando stavano per sedersi a tavola per la cena. Allora lui, afferrato un coltellaccio da cucina, glielò infilò più volte in tutto il corpo e subito dopo chiamò i carabinieri («ho ammazzato la mia compagna, vi aspetto qui») che lo trovarono zuppo di sangue, accanto alla salma, a borbottare: «Mi voleva lasciare». Dopo le 19 di mercoledì 6 giugno in una villetta in via Marconi a Staranzano (Gorizia).