Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 06 Mercoledì calendario

“LA POLITICA? NO, SILVIO PENSI A IBRA”

Signor Scotti?
E lei chi è?
Signor Scotti, sono un giornalista.
Ah, un giornalista.
Del Fatto Quotidiano.
Bene, benissimo. Lì al Fatto vi intendete di pesca?
Perché signor Scotti?
Perché mentre parlo con lei, i miei dirimpettai non capiscono. Sa, stavamo conversando di ami, pasture, zone ricche di pesce e angoli di mare in cui non si tira su neanche un’acciuga. Cose così. (Virginio Scotti, 56 anni in estate. Gerry fin dai tempi delle scuole medie: “In onore di un astronauta”. Figlio di operai: “Al Liceo Carducci di Milano, con quell’estrazione, eravamo solo in due su 32”, padre alle rotative del Corsera. Secondo Aldo Grasso è l’unico erede di Mario Riva del Musichiere. Per altri, soltanto una melodia, terapeutica, da spandere sui malandati ascolti di rete. Nella noia di Montecitorio, qualche burocrate ha intravisto la possibilità di un innesto. Il balsamo Scotti, in Mediaset da tre decenni, come panacea dall’estinzione della forma partito. Al Frankenstein di Shelley, Gerry preferisce altre corride.)
Scotti, una battuta di pesca è un po’ distante da Palazzo Chigi.
Vede caro, io in politica ho già dato . Anzi, ho stradato.
Una legislatura alla Camera. Cinque anni, tra l’87 e il ’92, con il Partito socialista.
Ha studiato? Mi fa piacere. Tutto esatto, corretto, ma come le dicevo ho già dato.
Ma su Twitter sciabolano d’ironia: “Lo accendiamo”, scrivono. Le fanno il verso.
E lei lasci fare. Sul tema della mia presunta, molto presunta discesa in campo, ho dettato un’agenzia.
Rino Formica criticò Craxi per attaccare quelli come lei. Parlò di nani e ballerine.
Sono passati quasi vent’anni e rimpianti per quello stress e per quella confusione, le assicuro, non ne ho.
La buvette, i colleghi, il Transatlantico.
Lei non mi conosce e forse ignora che a quel mondo, preferisco la mia poltrona. Le ferie. La vita sedentaria. La pace. Gli Europei osservati con i piedi sul tavolo. Iniziano venerdì. Se le sembra poco.
Un po’ riduttivo. Qui la individuano come prossimo leader del centrodestra. C’è già il nome della lista: “Italia pulita”.
Posso solo dire “Coraggio a chi ne ha bisogno, ossia a tutti”.
Una velata critica a Monti?
Un augurio a chi sta male davvero, i terremotati. Ho tanti amici in Emilia.
Atteggiamento nobile, ma c’è il rischio che Berlusconi si offenda lo stesso.
Lei crede? Io dubito. Penso che la notizia semplicemente non esista.
Ma come? Prima un articolo di Maria Giovanna Maglie su Libero, il 25 maggio. Poi l’investitura di Berlusconi in persona: “Per contrapporsi a Grillo ci vorrebbe uno come Gerry Scotti”. Il Pdl si butta sulla sua figura e lei rimane insensibile?
Il Pdl non si butta su nulla e in ogni caso, sì, è vero, mi trova completamente insensibile all’argomento. Ma si rende conto che stiamo discutendo del nulla da più di cinque minuti? Un’altra cosa da chiedermi non ce l’ha? Calcio, cinema, televisione?
Dica la verità Gerry, rimarrebbe sulle sue posizioni anche se la chiamasse l’amico Silvio?
Verità per verità, non mi sposterei di un millimetro. A Silvio voglio bene, ma io in politica non torno. Ora sono preoccupato da altro.
Si lasci andare Scotti. Non la tradiremo.
Dicono tutti così, comunque mi inquieta la possibile partenza di Ibrahimovic al Psg. Tifo per il Milan e uno come Zlatan non lo sostituisci facilmente.
Son problemi.
Pare gli darebbero 40 milioni di euro. Lei capisce, di questi tempi.
Tanti soldi.
Io capisco tutto e non biasimo nessuno. Però soffro. Tra un esodo e l’altro, finiremo per giocare con la squadra Primavera.
Se i processi sportivi avanzassero potrebbe non rivelarsi un’idea peregrina.
Vede che è d’accordo con me? Ma io non sarei contrario. Che in campo vadano i ragazzi. Il pallone è bello lo stesso. Gioventù, primavera, rinnovamento.
Parla quasi come Grillo. Nel Pdl saranno inconsolabili.
Allora siccome insiste e i miei ospiti ormai hanno appoggiato le canne da pesca in un angolo e mi guardano male, le lascio in eredità un titolo, così magari lei lascia in pace me.
Affare fatto, signor Scotti.
Sa qual è l’unico lavoro su cui tanto si fantastica in questi giorni e per il quale, senza dubbio, mi sarei fatto prete?
Non stiamo più nella pelle. Si confessi Gerry.
Il maggiordomo del Papa.
Sta scherzando?
Neanche un po’. Temo però di essere in ritardo abissale. Novità dalle stanze vaticane?