Vittorio Zucconi, la Repubblica 5/6/2012, 5 giugno 2012
ALLARME ZOMBIE L´ULTIMA PSICOSI DELL´AMERICA IN CRISI DI FIDUCIA
Scampata all´anno Mille, schivati per ora i meteoriti killer e ormai screditata anche l´inesistente profezia dei Maya, l´umanità non potrà sopravvivere all´Apocalisse degli Zombie. Il mondo non finirà con un bang, ma con un orrendo rumori di mandibole che banchettano con carne umana, ci avverte l´ultima psicosi collettiva. È cominciata la marcia dei morti viventi che divorano le loro vittime e si stanno mangiando Internet, Tweet, le tv e i quotidiani, consumando la fantasia di un pubblico che sembra, più che spaventato, quasi ansioso di avere la conferma che questa volta siamo davvero arrivati alla fine del tempo.
Talmente diffusa stava ormai diventato la psicosi dello zombie famelico partita dalla Florida, completa di cartine prese da Google Map con gli indicatori dei loro orribili banchetti, che persino il dignitosissimo e ufficiale Cdc di Atlanta, l´agenzia che censisce e controlla le epidemie, è dovuto intervenire per annunciare solennemente che non c´è nessuna marcia degli zombie. Che il numero di criminali dementi che rosicchiano, mangiucchiano, squartano e divorano le proprie vittime è «stabile», notizia insieme rassicurante e preoccupante.
La nuova edizione dell´Apocalisse in salsa voodoo era partita come uno scherzo lugubre, come la trovata di un importante giornale online, The Daily Beast, la Belva Quotidiana, nome quanto mai appropriato, dopo la notizia che a Miami un uomo aveva mangiato la faccia di una sua vittima. Un uomo, precisavano le cronache, «nudo». Miami le aveva viste tutte, nude o vestite, come ricorda il truculento omicidio Versace, ma questa aveva un po´ scosso anche i cinici Floridians. La faccenda era divenuta "trend", nella facilità con la quale i media, soprattutto nell´era della comunicazione, dei blog, dei cinguettii e quindi delle psicosi istantanee, quando da New Jersey si alzò la figura mostruosa di un uomo che si era inflitto cinquanta coltellate nel ventre e aveva accolto i poliziotti lanciando su di loro frattaglie del proprio intestino. A conferma del suo essere uno zombie, o di essere maldestro con le lame, il demente non era morto.
Dove non arrivano gli umani, altre creature si assumono il compito di consumare questa povera nostra carne. Puntuale riaffiora un´altra minaccia mai del tutto sopita, quella del batterio che mangia la polpa di coloro che infetta. Appaiono tre casi in due giorni, tutti nel Sud fra la Florida, la South Carolina e la Georgia, di signore anziane divorate dall´implacabile Streptococco Pyogenes, capace di produrre la necrosi, la morte progressiva dei tessuti umani. E se lo Streptococco è difficilmente classificabile come uno zombie, il settimo e definitivo sigillo alla Apocalisse è arrvato dal Canada e dal mondo dove si muovono i ben dotati zombie della pornografia professionale. L´italo canadese Luca Rocco Magnotta, in arte "Luka" o Vladimir Romanov o Eric Clinton (allusioni presidenziali?) fugge in Europa inseguito dall´Interpol dopo avere ucciso un automobilista che gli aveva dato un passaggio e averne consumato alcuni bocconi portati nel proprio monolocale a Montreal. Magnotta, infausto omen nel nome, è stato arrestato a Berlino.
Sono ormai dodici i casi di cannibalismo, tra zombie microscopici o umani, e quello che era partito come uno scherzo di macabro sapore da parte del Daily Beast è stato preso sul serio dai troppi deboli di mente che vivono l´angoscia - o l´attesa - del Giorno del Giudizio. Ma la spiegazione è più profonda di una banale montatura giornalistica o di una pandemia da tweet. Assassini cannibali, come quel Jeffrey Dahmer che trent´anni or sono uccise diciassette persone, fra i quali molti teenager, che poi conservava in frigorifero per consumarli più tardi, sono sempre esistiti.
La disponibilità ai miti apocalittici nasce dal timore della nostra fragilità individuale e collettiva, dal senso di vulnerabilità che proprio le nostre società sempre più complesse, e sempre meno governabili, producono. «Queste psicosi chiaramente senza senso esplodono e si diffondono con più facilità nei momenti di grande incertezza sociale e di turbamenti economici, quando la gente si sente più esposta ai morsi dell´imprevisto», ha l´inutile pazienza di spiegare un professore di letteratura alla Dallas University, Patrick Hamilton, studioso di miti letterari.
Furono infatti gli anni ‘30, il decennio della Grande Depressione, quelli che decretano, attraverso il cinema, il trionfo dei Frankenstein e dei vampiri, anche loro morti immortali che succhiano il sangue dei vivi. Ed è del 1968, l´anno delle rivolte e della confusione, il film che scolpì nell´immaginazione la figura barcollante e inarrestabile dello "zombie", nella £Notte dei Morti Viventi". I consumatori di carne umana, oggi, sono banchieri, finanzieri, politicanti, speculatori perfettamente vivi.
Proprio nella Florida devastata dal collasso immobiliare agiscono e volteggiano da mesi con più ingordigia i vulture funds, i fondi che mangiano case e appartamenti ceduti da proprietari esausti. Sono loro gli zombie della tante, piccole e vere Apocalissi individuali. Il silenzio dell´economia genera i mostri.