Jessica D’Ercole, varie, 6 giugno 2012
WWOOF, PER VOCE ARANCIO
Wwoof. La sigla sta per World Wide Opportunities on Organic Farms. Una traduzione? Opportunità di lavorare in fattorie biologiche in tutto il mondo. Questa associazione offre la possibilità di lavorare in cambio di vitto e alloggio. L’antica arte del baratto.
Il baratto. L’idea è venuta a Sue Coppard, una segretaria di Londra, 41 anni fa. Si è proposta per fare un giro nelle fattorie bio delle campagne attorno alla capitale, pagando con il proprio lavoro nei campi. Così ogni weekend si ritrovava in una fattoria diversa che la ospitava (vitto, alloggio e chiacchiere comprese) in cambio di una terra ben zappettata, di un orto concimato o di pecore portate a spasso.
Le fattorie. Sono 12 mila le fattorie che, in 50 paesi (vedi link elenco sotto), offrono ospitalità e più di 80 mila i volontari che hanno scelto di fare questa vacanza. Si tratta di un’organizzazione costituita da gruppi nazionali che forniscono online liste di aziende e tenute agricole aperte ad aspiranti contadini alla pari (Paola Guarniere, Blogosfere).
Quando diventa una passione. «Ero bloccata nella Capitale senza avere in campagna una famiglia o amici da cui farmi invitare. È cominciato con dei weekend, ora la permanenza dura da qualche giorno a qualche mese. C’è anche chi viaggia di continuo» (Sue Coppard).
Perché diventare Wwoofer. Oltre a godersi la natura, a ritrovare il contatto con la terra o con gli animali e rigenerare corpo e mente, andare in fattoria può essere un’ottima idea per chi è in attesa di trovare un lavoro o vuole imparare un mestiere a costo zero (o quasi: le spese di viaggio sono sempre a carico del Wwoofer). Si possono conoscere nuove realtà e nuove persone per condividere con le quali condividere le proprie esperienze e scegliendo destinazioni estere si possono imparare anche le lingue straniere.
Diventare Wwoofer. Per iscriversi bisogna avere almeno 18 anni (i minori devono essere accompagnati da un adulto ed è necessario informare la fattoria). La quota associativa di Wwoof Italia è di 25 euro l’anno (si paga tramite bonifico, ufficio postale o carta di credito) e permette di avere accesso anche alla lista delle aziende europee (344 host in 14 paesi) di Wwoof Indipendenti (i paesi dove non c’è un organizzazione nazionale 343 hosts in 41 paesi) http://www.wwoof.org/independents.asp. Una volta associati si riceve la lista aggiornata delle fattorie. A questo punto non resta che scegliere quella che si preferisce.
Scegliersi la fattoria. Bisogna assolutamente tenere conto che ogni fattoria ha qualcosa di diverso da offrire e delle proprie caratteristiche sia per la tipologia di coltivazione e/o per l’allevamento di animali che per la sistemazione. Alcune hanno delle camere per gli Wwoofer, altri adoperano tende, alcune preferiscono non accettare bambini, altre invece hanno attività didattiche proprio per loro. Per cui è importante scegliere con calma quella più adatta (lista della fattorie in Italia).
E per l’estero? Chi vuole fare invece un’esperienza all’estero deve contattare il Wwoof nazionale del paese scelto e pagare la quota d’iscrizione richiesta dall’associazione. Ad esempio, per il Brasile è di 38 dollari; per il Canada 50 per un anno o 62 per due; o ancora si può decidere di fare un viaggio in più paesi, ad esempio Mexico, Costa Rica, Guatemala e Belize costano 33 dollari (45 se acquistati separatamente).
L’assicurazione. La quota associativa comprende un piccola assicurazione (13 euro dei 25). È una copertura di base per piccoli incidenti e malattie per un valore minimo ed è valida per un anno presso una fattoria del Wwoof Italia.
Rassicurazione. Nessuna delle fattorie ospiti pretende che si sappia lavorare la terra. Sono pronte a insegnare i mestieri dell’orto e come prendersi cura degli animali. L’unica cosa richiesta è la buona volontà e 5-6 ore di lavoro al giorno.
Meglio parlarsi. Per maggiore chiarezza Wwoof consiglia di comunicare con le fattorie prima di partire per definire gli accordi circa la sistemazione, i bambini (se ve ne sono), cibo ecc. È bene raccontare qualcosa di sé e delle proprie aspettative. La fattoria a sua volta dovrà comunicare quali sono i lavori necessari, quanto tempo si dedica al lavoro e cosa si può fare nel tempo libero.
Diventare host. Per diventare host sono solo due i criteri da rispettare: la fattoria deve essere al 100 per cento biologica e deve avere un’estensione che va da 1 a 1.000 ettari. Poi bisogna mettersi in contatto con Wwoof Italia che vi chiederà la documentazione necessaria che può variare a seconda della vostra azienda. Dal loro sito: «E poi è bene avere la possibilità di poter sistemare i Wwoofer in alloggi ragionevoli (anche se potete chiedere loro di portare una tenda in caso di necessità) e provvedere a tutti i loro pasti (nonostante dovrebbero aiutare in cucina con la preparazione e la pulizia dei piatti). In cambio i Wwoofers dovrebbero aiutare per 4-6 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, sebbene ciò possa variare da fattoria a fattoria ed anche dalla stagione e dal tipo di attività richiesto. Per associarsi come azienda Vi chiediamo di mettervi in contatto con Noi all’indirizzo email info@wwoof.it».
Nessun pentimento. Francesca Ghirardelli sul venerdì di Repubblica: «Si scopre, per esempio, che in Giordania c’è chi raccoglie olive nella tenuta di una famiglia beduina in un’oasi oppure chi si occupa di mucche e galline in una fattoria su un’isola norvegese del Circolo polare artico. Non è necessario scegliere destinazioni estreme per entrare nello spirito di Wwoof, ma chi l’ha fatto ha vissuto realtà altrimenti inaccessibili: Josh Feyen, Wwoofer ospitato da una famiglia nella giungla ecuadoregna, la notte prima di partire, a lume di candela, ha scritto: “Ho piantato tre semi per il rimboschimento della giungla e l’ho ripulita per coltivare mais, ho scoperto la magia di un machete ma la famiglia era affascinata dal mio pelapatate. Non mi sono mai pentito della decisione di venire qui”».
1. Argentina: http://www.wwoofargentina.com
2. Australia: http://www.wwoof.com.au
3. Austria: http://www.wwoof.welcome.at.tf
4. Bangladesh: http://www.wwoofbangladesh.org
5. Belize: http://www.wwoofbelize.com
6. Brazile: http://www.wwoofbrazil.com
7. Bulgaria: http://www.wwoofbulgaria.org
8. Camerun: wwoofcameroon.org@gmail.com
9. Canada: http://www.wwoof.ca
10. Cile: http://www.wwoofchile.cl
11. Cina: http://www.wwoofchina.org
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13. Costa Rica: http://www.wwoofcostarica.com
14. VHH Danimarca: http://www.wwoof.dk
15. Ecuador: http://www.wwoofecuador.com
16. Estonia: http://www.wwoof.ee
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18. Francia: http://www.wwoof.fr
19. Germania: http://www.wwoof.de
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26. Independents: http://www.wwoof.org.uk
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28. Irlanda: http://www.wwoofireland.ie
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33. Moldova: http://www.wwoofmoldova.org
34. Nepal: http://www.wwoofnepal.org
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37. Portogallo: http://www.wwoof.pt
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49. Uganda: E-mail: bob_kasule@yahoo.com
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