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 2012  giugno 04 Lunedì calendario

IL TORMENTO DEI SEPARATI CREDENTI. LE TESTIMONIANZE

Pippo Baudo: "Non parliamo di tanto tempo fa, appena qualche anno. Ero a Spoleto, mi avevano chiesto di tenere a battesimo un bambino come padrino. Il parroco guardò le carte, mi riconobbe e mi cacciò via: "Fuori di qui, lei è indegno di entrare nella chiesa di Cristo". Cacciato, dico. Cacciato! Altro che comprensione. Altro che accoglienza".
26 aprile 1974 in piazza del popolo poco prima del referendum per la legge sul divorzio. Amintore Fanfani: "Vogliono il divorzio, poi vorranno l’aborto, poi vorranno il matrimonio tra omosessuali, poi vostra moglie scapperà con la serva".
Pippo Baudo ha alle spalle due esperienze matrimoniali, una religiosa (con la prima moglie Angela Lippi nel 1970) e una civile (con Katia Ricciarelli nel 1986): "Non più di quattro, forse cinque anni fa mi trovai a Milano seduto sui banchi di Sant’Ambrogio, invitato a un matrimonio. Il celebrante durante l’omelia invitò gli sposi a rispettare il vincolo matrimoniale: "Vivete nell’unità e nella fedeltà, non fate come certi artisti, esponenti dello spettacolo, tra cui alcuni presenti qui tra noi in Chiesa...". E parliamo di Milano, non di una sperduta parrocchia di chissà quale lontana provincia.
Iva Zanicchi, separata da ben ventisette anni ma cattolica, credente e praticante, ieri era a Milano al parco di Bresso per ascoltare le parole di Benedetto XVI: "Ricordo un’esperienza penosissima, sedici anni fa. Era il giorno del matrimonio di mia figlia, non ho potuto fare la comunione come avrei voluto. Lo considero uno dei più grandi dolori della mia vita. Non è facile raccontarlo e spiegarlo, me per chi ha fede la lontananza forzata dai sacramenti è un autentico tormento morale. Ascoltare le parole del Papa di ieri mi ha invece aperto il cuore alla speranza, mi ha confermato nell’opinione che ho di questo Pontefice: dotato di una grande intuizione, capace di comprensione nel momento giusto. Mi auguro che si prosegua su questa strada perchè i casi di sofferenza sono davvero tanti, e ne conosco io stessa numerosi".