Margherita Hack, L’Unità 4.6.2012 Pan di stelle, 4 giugno 2012
A Firenze si dice: alli zoppi grucciate! Che tradotto nel linguaggio di questi giorni, vuol dire: non bastava il fatto che siamo in affanno perché, per diminuire il debito pubblico, si chiedono sacrifici ai pensionati, ai lavoratori, si rivede l’articolo 18 (ma non si toccano i grandi patrimoni perchè il Pdl non vuole)
A Firenze si dice: alli zoppi grucciate! Che tradotto nel linguaggio di questi giorni, vuol dire: non bastava il fatto che siamo in affanno perché, per diminuire il debito pubblico, si chiedono sacrifici ai pensionati, ai lavoratori, si rivede l’articolo 18 (ma non si toccano i grandi patrimoni perchè il Pdl non vuole). Ora arriva anche il terremoto a complicare le cose. In Emilia, paradossalmente una regione a basso sismico. Una delle regioni più produttive del nostro Paese, in cui tante piccole imprese producono beni di qualità tra cui prodotti gastronomici famosi in tutto il mondo, viene messa in ginocchio anche dal punto di vista economico. Intanto il disamore per la politica si fa più forte. Ma come ci si può stupire e dispiacere per questo fenomeno quando si è visti comportamenti come quello del Pio Formigoni, tutto Gesù e Maria, che non sente nemmeno il dovere di dimettersi, di andare a nascondersi, di sparire dalla vita pubblica dopo gli scandali in cui è stato coinvolti? O come quello di Bossi che abbaiava contro Roma ladrona mentre la famiglia, moglie e figli compresi, pescava a man bassa dai soldi dei partiti, che (bisogna ricordarlo) non sono altro che soldi dei cittadini? Poi c’è il Vaticano. Anche lì come fare a fidarsi con il corvo che mette in piazza i segreti di quella che dovrebbe essere la casa di Gesù, ovvero "la casa di vetro" in cui tutto è trasparente, come diceva Giovanni Paolo II? Si capisce il fenomeno Grillo, allora: l’avanzata del suo movimento non è che il risultato dello sdegno della gente che fatica ad arrivare alla fine del mese. Eppure, senza politica, quella vera, quella che si occupa del benessere della "polis", una Nazione può cadere facilmente nelle mani di un dittatore. E’ anche per questo che, nonostante le tante richieste di abolire la parata del 2 giugno e utilizzare i soldi risparmiati per i terremotati dell’Emilia, forse ha fatto bene il presidente Napolitano a mantenerla. Come affermazione di fiducia nella nostra Repubblica, in ricordo di quanti hanno lottato e sono morti per la democrazia. E per tenere sempre presente quello che ci ha insegnato la nostra storia: come un’Italia semidistrutta dalla guerra seppe reagire con forza. Quella stessa forza dovremo trovarla oggi per uscire da un sistema di corruzione che sta distruggendo l’Italia. E, a questo proposito, voglio sottolineare come anche se oggi la parola "ideologia" sembra diventata una parolaccia, è l’ideologia, ovvero la fede in un modo diverso di governare il Paese, che fa dei politici degli idealisti e non dei ladri.