Isabella Bossi Fedrigotti, Corriere 4.6.12, 4 giugno 2012
Chiesa cattolica e ragioni del cuore. Sposi per sempre meglio se innamorati di «La chiesa non chiede agli sposi se sono innamorati, chiede se intendano rimanere insieme per sempre» ha detto Benedetto XVI nel suo discorso di Bresso
Chiesa cattolica e ragioni del cuore. Sposi per sempre meglio se innamorati di «La chiesa non chiede agli sposi se sono innamorati, chiede se intendano rimanere insieme per sempre» ha detto Benedetto XVI nel suo discorso di Bresso. Meglio, sarebbe, però, forse, che la Sacra istituzione chiedesse loro anche se sono innamorati, davvero innamorati. Si sa bene che quell’iniziale non poter stare l’uno senza l’altro, quella gioia intensa di trovarsi vicini, quell’allegria di rincontrarsi ogni giorno facilmente si diradano e poi sfumano con il tempo, ma se non ci sono nemmeno al principio, quale speranza, quale solidità, quale durata può avere un matrimonio? Davvero pensa la Chiesa che ci possano essere molte unioni perpetue — e perciò, per forza di cose ben vive e vitali — basate soltanto sul senso del dovere e sulla tenace volontà di stare insieme? Che si debba meditare nel profondo prima di sposarsi, analizzando i propri sentimenti e le proprie intenzioni senza confondere, nell’entusiasmo dei primi tempi, l’innamoramento con la sia pur forte attrazione, è fuori di dubbio; ma senza amore o con amore appena tiepido quante sono le coppie che riusciranno a restare tali tutta una vita? Si sa bene anche che i bambini, la maggioranza dei bambini, vorrebbero che i genitori stessero assieme, pur nei silenzi, pur nella discordia, tuttavia passare infanzia e adolescenza con padri e madri votatissimi all’impegno matrimoniale fino alla morte però privi perfino del ricordo di un passato, condiviso amore sarà buono per loro, sarà utile, servirà a farli crescere e maturare in equilibrio e armonia? E se alla Chiesa non interessa che ci sia o non ci sia innamoramento tra gli sposi, se si accontenta di ferma resistenza e di reciproca sopportazione, a chi e cosa si destineranno allora passione e amore? Verranno considerati sentimenti senza valore da ignorare sistematicamente o pericolose bombe da disinnescare con massima prontezza? Oppure, semplicemente, saranno fiumi impetuosi costretti a disperdersi in tanti rivoli minori, magari extraconiugali, quelli dei quali si usa dire che «non intaccano il matrimonio» se non addirittura che lo «soccorrono e lo aiutano a durare tutta la vita»?