Mario Calabresi, La Stampa, 4.6.2012, 4 giugno 2012
CONSUMI. ANALISI SULLE ABITUDINI DEGLI ITALIANI IN MERITO ALLA CRISI
Per dirla con Carlin Petrin, "si rimangia tutta la mucca" magari presentata sotto forma di carpaccio.
Nel fare la spesa gli italiani si stanno spostando sui primi prezzi e sulle "private label", cioè su quei prodoti che portano il logo delle grandi catene e costano meno dei corrispettivi prodotti di marca.
La spesa si fa con più frequenza, spesso più vicino a casa, e a farne le spese sono le confezioni famiglia.
Ogni dialetto ha il suo modo di definire la pietanziera, ma quello che gli americani chiamano "lunch box" è davvero tornato di moda, se ne sono accorti anche negli autogrill dove i camionisti entrano sempre più spesso solo per il caffè.
La mania per i telefonini e l’elettronica sembra invece continuare a stregare gli italiani: non si cambia più il forno, il frigo, la lavatrice, se non in cso di guasto irreparabile, ma lo smartphone quello sì, continua a vendere nonostante sia ben più caro di un semplice cellulare.
Tra gli elettrodomestici uno solo sta vivendo una stagione felice: l’aspirapolvere robot.
Rispunta la macchina da cucire, la cultura dell’usa e getta perde fascino in un Italia che ha bisogno di esser rammendata.