Redazione, Il Giornale, 31 maggio 12, 3 giugno 2012
LA FRASE DI MONTI A SANT’EGIDIO
In visita alla Comunità di Sant’Egidio di Roma il presidente del Consiglio inciampa in una battuta poco felice. Se l’avesse pronunciata il Cav...
L’avesse fatto il Cavaliere sarebbe partito il can can dei bei tempi. Eh sì, perché la «gaffe» che Monti sfodera durante la sua visita alla comunità di Sant’Egidio è a dir poco poderosa.
Una donna lo ferma e gli dice: «Il giorno più bello dopo che mi hanno sfrattato è stato venire qui in comunità». Risposta del premier: «Se non l’avessero mandata via di casa non stava così bene come qui a Sant’Egidio ». Testuale. Parole che fossero uscite dalla bocca di Berlusconi sarebbero avrebbero fatto il giro del mondo. Invece niente, perché nell’era del dopo Cavaliere anche l’informazione è diventata «sobria». E quindi sono per prime le agenzie di stampa a rilanciare il verbo montiano con discrezione. Con il virgolettato incriminato che nella titolazione viene addolcito e interpretato. Si va da «Monti: qui quasi meglio che a casa» a un semplice «Monti: qui si sta bene». Ci fosse stato ancora il Cav la titolazione sarebbe stata questa: «Berlusconi a un senzatetto: se non perdeva casa non stava così bene». Con tanto di «stellette», come si chiamano in gergogli asterischi che evidenziano una notizia importante. E a quel punto lo scoop sarebbe finito su tutti i siti sarebbe stato oggetto di dibattito sui social network fino ad arrivare ai tg. Ma ormai siamo tutti «sobri».