Marco Castoro, ItaliaOggi 1/6/2012, 1 giugno 2012
Fuga da La7: via Alain Elkann, Panella e Guzzanti Dopo le fatiche dello speciale di martedì sul terremoto (non ripagate dagli ascolti: 3 ore di diretta per un 2,84% di share, appena pochi decimali in più di Omnibus che nella stessa mattina del sisma si occupava di legge elettorale), Enrico Mentana si è messo davanti al computer e ha mandato una mail a tutti i giornalisti de La7, annunciando le novità più importanti della prossima stagione in 18 punti
Fuga da La7: via Alain Elkann, Panella e Guzzanti Dopo le fatiche dello speciale di martedì sul terremoto (non ripagate dagli ascolti: 3 ore di diretta per un 2,84% di share, appena pochi decimali in più di Omnibus che nella stessa mattina del sisma si occupava di legge elettorale), Enrico Mentana si è messo davanti al computer e ha mandato una mail a tutti i giornalisti de La7, annunciando le novità più importanti della prossima stagione in 18 punti. A cominciare da Alain Elkann, che oggi lascia per sua scelta la testata e l’azienda. Per proseguire con la nomina di Marco Fratini a caporedattore economia ed esteri, con Tiziana Panella che ha raggiunto un accordo con l’azienda in virtù del quale esce dai quadri della testata. Dopo le news gli annunci: una nuova assunzione (Roberto Pavone); il nuovo programma di prima serata a cura del tiggì e affidato a Luca Telese, dedicato ai fatti eclatanti di cronaca, che partirà a luglio e andrà avanti fino a giugno 2013; lo sdoppiamento da settembre di Omnibus (oltre all’edizione del mattino ce ne sarà un’altra in terza serata) con Andrea Pancani responsabile della fascia mattutina (dalle Morning News a Coffee Break) ed Edgardo Gulotta di quella notturna. Inoltre l’ultimo tg verrà assorbito da Omnibus Notte, che sarà seguito dal tg sportivo. Cambio delle conduzioni di Bookstore e Coffee Break. RUFFINI TRA I CANNIBALI. Il maggiore peso specifico di Mentana sul piatto della bilancia della rete fa sì che, inevitabilmente, cali il potere del direttore de La7 Paolo Ruffini, il quale non batterà ciglio all’allargamento degli spazi a disposizione dell’informazione. Tra l’altro con l’arrivo di Michele Santoro la rete accoglie un altro dinosauro (come ingombro, ovviamente) che potrebbe mangiarsi gran parte della piantagione di Ruffini. GUZZANTI SALTA. Geppi Cucciari, Serena Dandini e Sabina Guzzanti: il tris di donne calato da La7 perderà una carta. Sarà la Guzzanti per la quale non c’è nessuna trasmissione in palinsesto, mentre ci sono Dandini (ma non più al sabato) e Geppi, che oltre al preserale ha avuto la promessa di un’altra trasmissione (frutto delle sue proteste dopo che è stato dato un programma nella fascia serale a Teresa Mannino). Quanto a Cristina Parodi, farà una striscia quotidiana tra le 14 e le 15 (un premio o un suicidio annunciato?). MAZZA E D’ALESSANDRO, PANCHINE ROVENTI. Come gli allenatori di calcio, anche i direttori di Raiuno (Mauro Mazza) e di Raidue (Pasquale D’Alessandro) continuano a stare sui carboni ardenti. La loro sostituzione potrebbe essere prossima. Addirittura circolano voci su un interim della stessa Lorenza Lei alla guida della rete ammiraglia. E per Raidue l’interim potrebbe andare ad Antonio Marano. TG3, DUELLO ALL’ARMA BIANCA. Continua il braccio di ferro tra il direttore del Tg3 e i corrispondenti, confinati in larga parte nell’edizione di mezzogiorno, nella fascia curata da Oliviero Bergamini, che sta raccogliendo buoni risultati di ascolti, mentre l’edizione delle 19 va a corrente alternata. Tuttavia non ci sono soltanto i corrispondenti in fermento, che danno battaglia a ogni ordine di servizio, ma tutta la redazione del Tg3. L’ultima assemblea è stata infuocata. Nel mirino ci sono finiti Bianca Berlinguer e la segreteria di redazione, dopo che l’azienda ha tagliato 800 mila euro dei 7,6 milioni di budget a disposizione del Tg3. In pratica la sforbiciata coincide con la cifra annua non spesa dalla gestione Berlinguer. Quindi la redazione accusa il direttore per i fondi persi (nettamente superiori a quelli decisi per il Tg1 e il Tg2). Anche l’ascesa della precaria in carriera Tatiana Lisanti, messa al seguito di Pier Luigi Bersani, ha scatenato le gelosie dei colleghi e le proteste nei confronti del direttore. TROMBATO IL CANDIDATO DI PREZIOSI. Un’ennesima prova di quanto sia poco amato il direttore Antonio Preziosi dalla redazione del giornale radio si è avuta in occasione dell’elezione del nuovo cdr. Il più votato è stato Mario Vitanza, l’ex caporedattore della cronaca che si era dimesso perché in contrasto con la linea del direttore. Vitanza (102 preferenze) ha preceduto gli altri 4 eletti. Nell’ordine: Sandro Marini (fratello dell’ex presidente del Senato e rappresentante Usigrai) 96 voti, Riccardo Cristiano 87 voti e i due candidati iscritti a Lettera 22 (e sostenuti dal vicedirettore Paolo Corsini) Massimo Giraldi e Luigi Massi, rispettivamente con 75 e 72 preferenze. Il candidato del direttore Preziosi, Pietro Plastina, non è stato eletto perché ha raccolto soltanto 39 voti. ANNA BROGGIATO NELLA STANZA DI EMILIO FEDE. Buone news dal Tg4 e da Studio Aperto. Oltre ai buoni risultati di ascolto (superiori alla scorsa stagione) dei tiggì e degli speciali, è stato completato il trasloco redazionale con qualche giorno di anticipo. I giornalisti dei due tg sono stati collocati all’interno dell’open space. Al vicedirettore delle due testate, Anna Broggiato, è toccata la stanza che fu di Emilio Fede per oltre 20 anni. Chissà se, nascosto da qualche parte, ci sarà anche un amuleto. Il direttore Giovanni Toti, invece, ha preferito l’ex sala riunioni (forse proprio perché teme le macumbe), mentre Fede si consola con il nuovo contratto aziendale che gli ha lasciato diversi benefit (auto e autista, ufficio a Cologno e segretaria) ma che non gli permette di apparire in video nei tiggì o programmi di informazione. Tornando al nuovo Tg4 va detto che da settembre cambierà la sigla, ci sarà il restyling e partirà con l’edizione delle ore 14. POMERIGGIO 5 DIVENTA CRONACA. L’informazione del Biscione non va in ferie. Dal 4 giugno, dal lunedì al venerdì, su Canale 5 andrà in onda Pomeriggio 5 cronaca, condotto dalla rampante Alessandra Viero, uno dei volti più apprezzati provenienti della «cantera» del TgCom24 di Mario Giordano. VINCI-LSD ZERO A ZERO. In un’intervista a Vanity Fair Alessio Vinci, il conduttore di Matrix, ha confessato di non essersi mai drogato, tranne una volta a Mosca dove provò un po’ di lsd che però non gli fece effetto. Così afferma. A vedere certe puntate di Matrix non si direbbe.