Il Fatto Quotidiano 1/6/2012, 1 giugno 2012
Diritto di Replica/1 Non è contento, Antonio Armano, della mia presenza alla “Milanesiana”, in quanto autore Bompiani e fratello della ideatrice e nemmeno di Sabrina Colle, colpevole di essere mia “storica fidanzata”
Diritto di Replica/1 Non è contento, Antonio Armano, della mia presenza alla “Milanesiana”, in quanto autore Bompiani e fratello della ideatrice e nemmeno di Sabrina Colle, colpevole di essere mia “storica fidanzata”. Non è contento, e poi lamenta che per la cultura a Milano non si manifesti niente “oltre il volto perennemente giovane di Elisabetta Sgarbi”. Mia sorella, appunto. Ma sarà che noi fratelli eravamo in grado di garantire anche l’“altro” desiderato da Armano, il quale, facendo riferimento a epoche meno “sinistre”, ricorda che “ad animare l’estate milanese c’era anche Officina Italia”. Vero. Dimentica Armano che “Officina Italia” fu voluta, promossa, finanziata (su richiesta di Antonio Scurati, anche lui autore Bompiani, ribelle; militante del Pd e sostenitore “pentito” dell’attuale assessore Boeri) da me, quando ero assessore alla Cultura, e le acque, evidentemente, erano meno “stagnanti” di ora. Vedi l’importanza, anche per la sinistra, di essere fratelli! Vittorio Sgarbi Non dimentico nulla compreso il marchio che pubblica gli ospiti di una manifestazione come la Milanesiana finanziata anche con soldi pubblici, né le parentele che legano i cognomi. E quello non dimentico, come scrive Sgarbi, mi scontenta. In altre parole vorrei che Fratelli d’Italia fosse solo un bel romanzo d’Arbasino. Antonio Armano