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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Cerchi aiuto? C’è il filosofo comunale - La verità è che in questo caso il luogo dice tanto: si tratta di un suggestivo angolo di Puglia nel bel mezzo del Salento, il cuore della Grecìa salentina, terri­torio millenario che affonda le sue radici nella civiltà ellenica classi­ca

Cerchi aiuto? C’è il filosofo comunale - La verità è che in questo caso il luogo dice tanto: si tratta di un suggestivo angolo di Puglia nel bel mezzo del Salento, il cuore della Grecìa salentina, terri­torio millenario che affonda le sue radici nella civiltà ellenica classi­ca. Ebbene,proprio qui,per la pre­cisione a Corigliano d’Otranto, po­co meno di seimila abitanti, venti­cinque chilometri da Lecce, picco­lo centro immerso in un tappeto di ulivi sui quali veglia la figura impo­nente e maestosa di un castello, è stato istituito il primo sportello co­munale della filosofia. E in fin dei conti, a ben pensarci, non poteva essere altrimenti visto che da que­ste parti si parla ancora il grìko, lin­gua importata dall’antica Grecia, e basta guardarsi intorno per scorgere cartelli strada­li che segnalano, tan­to per rendere l’idea, una città che si chiama Calimera: va­le a dire « buongior­no » in greco. Comunque sia, radici e storia a parte, c’è voluta la de­terminazione di un sindaco, Ada Fiore, per trasferire lafilosofianelleistituzio­ni. Il tutto al servizio dei citta­dini, che adesso possono rivolger­si agli uffici comunali non solo per noiosi attestati e certificati in buro­cratichese, ma anche per una con­sulenza che possa indirizzare sul­la strada della saggezza e magari per cimentarsi con interrogativi so­cratici. Nella delibera di giunta emessa il 10 maggio si annuncia che lo sportello sarà istituito «presso la se­de municipale, proposto e costrui­to in sinergia con l’ufficio dei Servi­zi sociali», e si aggiunge che «sarà attivo tutti i venerdì dalle ore 15 al­le ore 19 previa prenotazione tele­fonica o a mezzo e-mail». Insom­ma, è tutto pronto e i primi contatti ci sono già stati. Anche se non man­c a qualche ostacolo, an­zi più che altro qual­che polemica. Il fatto è che la pri­ma cittadina ha dovuto fare i conti con la sollevazione degli psicologi. I quali l’istituzione dello sportello non l’hanno certo presa, come di­re, con filosofia; al contrario, sono insorti e hanno espresso il proprio netto dissenso in una nota firmata dal presidente regionale pugliese, Giuseppe Luigi Palma: nel docu­mento l’iniziativa viene bollata co­me «non solo fuorviante e confusi­va, ma assolutamente pericolosa» e si avverte che «saranno intrapre­se tutte le azioni più adeguate per il contrasto di reati eventualmente ravvisabili quali l’esercizio abusi­vo della professione di psicologo ». Ma il sindaco, docente di filoso­fia in un liceo di Maglie, non pren­de neanche in considerazione l’idea di una improvvisa retromar­cia. «Non c’è alcun conflitto, noi andiamo avanti»,annuncia.E spie­ga: «Il nostro è un intento sociale, vogliamo semplicemente offrire ai cittadini la possibilità di trovare la consapevolezza di se stessi: è la cura dell’anima in un mondo in cui c’è poco tempo per fermarsi e ri­flettere ». Come dire: lo sportello comunale della filosofia non sarà bloccato. Tanto più che la prima cittadina ha istituito anche il comi­tato «Salento che pensa», un labo­ratorio­permanente che ha richia­mato a Corigliano d’Otranto filoso­fi di livello internazionale come Serge Latouche e Michela Marza­no; e poi ancora: sono stati fatti nu­merosi incontri nelle scuole, sono stati ascoltati i commercianti co­stretti a fare i conti con la crisi, sono stati distribuiti questionari. «In questo modo – spiega Fiore – ho avuto la possibilità di conoscere i cittadini e mettere a fuoco una real­tà che può sfuggire a chi ammini­stra ». Lo sportello, a costo zero grazie all’intervento di uno sponsor pri­vato, sarà coordinato dalla filosofa Graziella Lupo, che tra l’altro van­ta un master all’università Cà Fo­scari di Venezia. Ma il sindaco non ha alcuna intenzione di fermarsi qui, e ha già previsto anche un par­co della filosofia che si snoderà lun­go il centro storico: si chiamerà «Sophia nel paese delle meravi­glie », ospiterà rappresentazio­ni teatrali e proiezioni, ma an­che alberi parlanti e monumenti che raccontano la storia del territo­rio, tutto creato attraverso un siste­ma di cellule fotoelettriche realiz­zato dagli studenti. «Speriamo di farcela per metà giugno –dice Fio­re- questa è una zona piena di turi­sti e d’estate arriva davvero tanta gente: vogliamo però che il Salen­to non sia soltanto sole e mare, ma diventi un luogo del pensiero».