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 2012  giugno 01 Venerdì calendario

Giardini di Francia, viva i dilettanti - I giardini di tutta la Francia si aprono per il primo weekend di giugno

Giardini di Francia, viva i dilettanti - I giardini di tutta la Francia si aprono per il primo weekend di giugno. Tutti gli anni. Da dieci anni in qua. È un segnale forte ed intelligente per ricordare come i giardini siano non solo a disposizione di chi li cura e li cresce, ma anche a disposizione dei visitatori e degli appassionati. Quella francese è da tempo (e per qualità) la più brillante politica giardiniera d’Europa: con il tempo e la fiducia tra Stato e cittadini giardinieri sono nate regole, rapporti e attenzioni che fanno della Francia un grande paese-giardino. Ed è una politica di aiuto e di tutela: un giardino storico di valore, per esempio, può ottenere un vincolo del territorio circostante molto ampio. Ben differente è lo stato delle cose nel nostro Paese dove è facilissimo imbattersi nell’individualismo più solitario. Come è molto difficile pensare a un lavoro di gruppo, dominati purtroppo dalla sfiducia reciproca tra stato e cittadino e tra conflitti istituzionali e istituzioni. È sufficiente osservare quale miracolo d’intelligenza, di intraprendenza e di coraggio giardiniero siano i giardini pubblici di Parigi e di tutte le altre città francesi, anche le più piccole. E di conseguenza come siano speciali le mostre delle piante con la famosa Courson in testa. Oppure come siano accuratamente restaurati i giardini storici o come siano intelligentemente proposti i nuovi giardini privati e pubblici. Come sarebbe anche sufficiente vedere che cosa capita in una rotatoria a Ventimiglia e che cosa invece a Mentone, a pochi chilometri di distanza. Su quelle italiane il provincialismo e l’individualismo, mescolati alla tracotanza e all’ignoranza, si producono spesso e volentieri veri e autentici mostri. Le Comité des Parc et des Jardins de France (Cpjf), presieduta da Di- loro c f i l l a dier Wirth, un giardiniere dilettante rismo e delle Finanze. Ben compren(viva, viva i dilettanti!), ha fatto il mira- dendone e conoscendone l’ impostaziocolo: giorno dopo giorno, anno dopo an- ne culturale e turistica. Non dimentino, non avendo paura di spiegare, e con cando il valore etico e storico, frutto la famosa umiltà dei giardinieri, è riu- della passione. Insieme decidono le tasscito a collegare le richieste dello Stato se, le tutele, le aperture, i meriti. e allo Stato le richieste del mondo giar- E i vivai? Tutto di conseguenza: un diniero. vero fiorire di eccel- Collaborazione e lenzache, per questo, gruppo hanno a que- sono ormai noti in sto punto fruttifica- tutta Europa. Visti i to: i numeri parlano risultati e sperando da sé. Quasi 2.000 di poter fare bene, giardini aperti al perché non copiare le pubblico, paganti gli adulti, gratis i gio- loro esperienze e prendere spunti da vani. Novemila iscritti. E soprattutto i quello che hanno fatto loro? collegamenti tra il ministero compe- In Italia per questo scopo preciso è tente, quello della Cultura, con quello nata a ottobre 2011 l’Associazione Pardell’Ambiente, dell’Agricoltura, del Tu- chi e Giardini d’Italia, con sede a Roma, via Barberini 86, con finalità volte alla tutela, alla conservazione, al recupero e alla valorizzazione del patrimonio di parchi e di giardini su tutto il territorio italiano. A tal fine essa elabora una politica comune di classificazione, di salvaguardia, di creazione, di manutenzione e di gestione di sviluppo di parchi e giardini. L’associazione intende intraprendere e promuovere attività di studio, di ricerca scientifica anche in relazione agli effetti delle minacce ambientali per la biodiversità e l’ecosistema, organizzando eventi formativi, concedendo premi e borse di studio. Il suo presidente è Ludovico Ortona, ambasciatore e giardiniere appassionato, dilettante. La speranza, per fortuna, è l’ultima a morire...