Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

due articoli. L’omicidio a Cesena. Uccisa una donna di 44 anni, con due colpi di pistola, da un ex fidanzato, già denunciato due mesi fa per molestie

due articoli. L’omicidio a Cesena. Uccisa una donna di 44 anni, con due colpi di pistola, da un ex fidanzato, già denunciato due mesi fa per molestie. L’omicida si è poi rifugiato in chiesa. Decine di agenti nel piazzale, si sono uditi colpi di pistola. Una donna di 44 anni, italiana, è stata uccisa questa mattina a Cesena, in via Mameli, da due colpi di pistola esplosi da un uomo che è poi fuggito in auto. La donna era appena uscita di casa insieme alla figlioletta di 5 anni e la stava portando all’asilo, quando l’ex fidanzato 60enne, con cui aveva avuto una breve relazione, l’ha fermata. Durante la lite l’uomo avrebbe estratto la pistola e sparato, ferendo mortalmente la donna. L’uomo si è poi asserragliato all’interno del Duomo di Cervia, davanti al quale si trovano decine di agenti. Sono stati avvertiti colpi di arma da fuoco. Due mesi fa la vittima aveva denunciato il presunto assassino per stalking e atti persecutori. La donna lascia la piccola di 5 anni che ha assistito alla violenta scena e un altro figlio che al momento della sparatoria era già a scuola. A chiamare il 118 e i Carabinieri sono stati alcuni operai che erano a lavoro in un edificio di via Mameli. Inutile la corsa disperata dell’ambulanza verso l’ospedale Bufalini di Cesena, dove la donna è morta per le gravissimi ferite riportate. A quanto appreso, l’uomo è appoggiato all’altare con in mano la pistola che, ogni tanto, punta al petto e al volto. Nel Duomo, per tentare una mediazione, si trovano il parroco, don Umberto Paganelli, il procuratore capo di Ravenna, Roberto Mescolini e i sostituti, Roberto Ceroni – Pm di turno – e Angela Scorza. Con loro anche i vertici di Polizia e Carabinieri di Cesena e Ravenna. Fuori dal Duomo, che si trova nel cuore della cittadina romagnola, l’area è stata transennata e isolata dalla forze dell’ordine. In precedenza, sono stati uditi colpi di arma da fuoco all’esterno della chiesa. REPUBBLICA EPILOGO CERVIA - Dopo lunghe ore di trattative Gaetano Delle Foglie, il 60enne che questa mattina ha freddato con almeno due colpi di pistola l’ex fidanzata Sabrina Blotti, si è tolto la vita con un colpo di pistola diretto al petto. L’uomo si era rinchiuso nel Duomo di Cervia dopo essere fuggito da Cesena, dove in via Mameli aveva sparato all’ex compagna intorno alle 8.40. Asserragliato all’interno del Duomo, dove i carabinieri avevano disposto lunghe trattative per convincerlo a consegnarsi, il 60enne alle 18.42 ha indirizzato l’arma, una semiautomatica, verso il petto, facendo fuoco per l’ultima volta. Subito all’interno è accorso il personale medico che dalla tarda mattinata stazionava sul sagrato della chiesa insieme alle forze dell’ordine che intorno all’edificio avevano recintato un’area offlimits. E’ arrivato anche l’elicottero del "118" ma immediatamente è stato fatto rientrare. Dal Duomo è uscita solo una barella vuota. Dal primo secondo delle trattative - secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine - l’uomo aveva da sempre dichiarato: "O mi uccidete voi o mi uccido io. La mia vita è finita". "Non avevo intenzione di ucciderla. Solo intimorirla". Sulle cause che l’hanno spinto all’omicidio di Sabrina Blotti, il 60enne non si è mai espresso. Faranno forse luce sul delitto una serie di foglietti scritti dall’uomo e ritrovati dai carabinieri nella sua auto, un’Audi noleggiata a Bari ieri sera, al cui interno è stato recuperato dagli inquirenti anche un cd-rom. Dopo l’omicidio Gaetano Delle Foglie è scappato da Cesena in direzione Cervia. Aveva il cellulare acceso e seguendo le tracce lasciate nelle celle dei ripetitori, carabinieri e polizia l’hanno presto individuato. A notarlo per primo è stato un tenente dell’Arma davanti al Duomo. Sentitosi braccato, il 60enne è entrato in chiesa, ha strattonato un’assistente del parroco, andandosi a sedere in una panca dell’abside. Sono a questo punto cominciate le trattative condotte dal colonnello dell’Arma De Masi, affiancato da due carabinieri intervenuti da Bologna. Presenti anche i vertici della Squadra mobile della questura di Forlì, titolari delle indagini sull’omicidio, e due psicologi dell’Ausl. Alle 18.42 lo sparo. Gaetano Delle Foglie, 60enne padre di quattro figli, ha puntato la pistola semiautomatica al petto e ha fatto fuoco. Dieci ore prima, in via Mameli a Cesena, aveva ucciso, sempre a colpi di arma da fuoco, l’ex fidanzata Sabrina Blotti, madre di due figli di 14 e 7 anni. Con lei aveva intrattenuto una breve relazione sentimentale, ma il riavvicinamento con l’ex marito gli aveva fatto perdere la testa. A suo carico le forze di polizia avevano infatti già raccolto una denuncia per stalking presentata dalla donna, 45enne, come il suo killer originaria di Bari. Questa mattina la lite fatale. Sabrina è stata avvicinata sotto la casa di un’amica presso cui viveva da qualche mese. Qui l’uomo l’ha aggredita e ancora seduta al volante del suo fuoristrada della Ford, è stata raggiunta da due o tre colpi di pistola. Dell’accaduto si sono accorti due muratori che dopo aver tentato di fermare il 60enne, hanno chiamato il 118. Inutile la corsa all’ospedale "Bufalini", Sabrina Blotti è morta durante il trasporto. Del suo riconoscimento si è incaricato l’ex marito da cui si era separata nell’autunno scorso.http://www.romagnanoi.it/news/cesena/732016/Si-%C3%A8-sparato-il-killer-di-Sabrina-Blotti.html