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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Texas, studentessa modello in cella per troppe assenze - In qualunque altro posto del mondo Diane Tran, studentessa modello che lavora per mantenere i fratelli, riceverebbe una medaglia

Texas, studentessa modello in cella per troppe assenze - In qualunque altro posto del mondo Diane Tran, studentessa modello che lavora per mantenere i fratelli, riceverebbe una medaglia. In Texas è finita in prigione, perché ha fatto troppe assenze a scuola. Un caso che sta suscitando proteste, petizioni, e anche collette per darle dei soldi. Diane ha 17 anni e vive a Houston. Frequenta la Willis High School dove è una studentessa da lode, con tutte A in pagella, ossia il massimo voto del sistema scolastico americano. I suoi genitori si sono separati: la madre è andata a vivere in un altro stato, e il padre ha smesso di occuparsi di lei e degli altri due figli, cioè un fratello maggiore e una sorella minore di Diane. Quindi lei ha cominciato a lavorare per mantenerli: fa la commessa in una lavanderia a tempo pieno ogni pomeriggio, e durante i week end aiuta i proprietari di un locale dove si organizzano feste di matrimonio. Alle volte resta sveglia fino alle sette del mattino per finire i compiti, ma ha rifiutato di seguire il programma da casa, perché vuole essere votata nel gruppo dei dieci migliori allievi della sua scuola. Risultato: spesso è troppo stanca per alzarsi la mattina, continua a dormire, e non va a scuola. Il rendimento scolastico non risente delle sue assenze, ma le leggi del Texas sono ferree: uno studente può fare solo dieci assenze non giustificate nell’arco di sei mesi, dopo di che finisce in prigione. Il giudice Lanny Moriarty aveva già avvertito in passato la Tran che mancava troppo spesso. Mercoledì, dopo l’ultima assenza, l’ha convocata in tribunale e l’ha fatta arrestare, condannandola a passare una notte in prigione e pagare una multa di cento dollari. Lei, piangendo, ha chiesto clemenza, ricordando che segue anche classi d’eccellenza in inglese, spagnolo, algebra e storia. Moriarty però ha deciso di farne un esempio: «Se lascio andare lei, poi con gli altri cosa faccio?». Mary Elliot, proprietaria del locale dove Diane lavora nei week end, si è ribellata: «Capisco l’utilità di questa legge per i ragazzi che finiscono in strada, rubano o si drogano, ma lei non fa nulla di tutto questo. La sua vita consiste solo in studio e lavoro per i fratelli». La protesta si è trasferita su Internet, dove il sito Change.org ha ottenuto 26.000 firme sotto una petizione che chiede al giudice di annullare la sentenza. Un altro sito, HelpDianeTran.com, ha raccolto 28.000 dollari, affinché Diane possa lasciare almeno un lavoro e dedicarsi ai suoi sogni di studentessa.