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 2012  maggio 29 Martedì calendario

La guerra delle donne scuote il New York Times - Non erano ancora le sette del mattino, il 9 dicembre scorso, quando l’editore del New York Times Arthur Sulzberger Jr

La guerra delle donne scuote il New York Times - Non erano ancora le sette del mattino, il 9 dicembre scorso, quando l’editore del New York Times Arthur Sulzberger Jr. convocò nel suo ufficio Janet Robinson, amministratore delegato della compagnia e suo braccio destro. «Sei licenziata», era stata la breve conversazione. Lei uscì subito dal giornale, per non rientrarci mai più, portandosi dietro una liquidazione da 24 milioni di dollari. Ancora oggi ripete agli amici che non sa bene perché sia stata cacciata. Secondo la ricostruzione pubblicata adesso dal New York Magazine, Janet dovrebbe chiederlo a Claudia Gonzalez, la nuova fidanzata di Sulzberger. Perché è vero che dietro al suo licenziamento c’era la crisi del gruppo, il crollo del valore delle azioni che ha indispettito la proprietà, le ambizioni del cugino dell’editore Michael Golden, la disputa col guru di internet Martin Nisenholtz. Ma il colpo finale è arrivato dalla rivalità con Claudia. Prima o poi la vita di Sulzberger Jr. diventerà un romanzo. Ha ereditato la gestione del più famoso giornale del mondo dal mitico padre omonimo, quando aveva 46 anni: ora ne ha quasi 61, e deve ancora provare a se stesso di essere un leader. Basti pensare che il soprannome del padre era «Punch», cazzotto, e il suo «Pinch», pizzicotto. Janet, ex maestra elementare che si era lanciata nell’editoria lavorando in pubblicità, era la stampella ideale. Un anno più di lui, non sposata, senza vita privata, esperta di bilanci, completamente dedita al giornale per 28 anni della sua esistenza. Passavano per una coppia di coniugi del business, che si completavano le frasi a vicenda. Lei aveva orchestrato la strategia di rilancio, che prevedeva la trasformazione del New York Times in testata nazionale, la vendita dei giornali locali, il «pay wall» che obbliga gli utenti del sitointernet a pagare. È vero che da quando c’è «Pinch» il valore complessivo della compagnia è sceso da 7 miliardi di dollari a uno e che gli oltre 40 membri della famiglia che vivono di dividendi se li sono visti sospendere per la crisi. Però il «pay wall» sta funzionando e forse la «Signora in Grigio» storico nomignolo del NYT, comincia a vedere la luce in fondo al tunnel del suo nuovo «business model». E allora perché la Robinson è finita alla porta? Ad affondarla è stata Claudia Gonzalez, la messicana animatrice dell’agenzia di assistenza umanitaria internazionale Global Fund, che ha conquistato il cuore di «Pinch» da quando si è separato dalla moglie, nel 2008. Vanno insieme ovunque, lui l’ha presentata ufficialmente alla famiglia durante la festa per i suoi 60 anni, e sui media circolano da tempo storie secondo cui a gestire il Times ormai è lei. Janet era risentita e Claudia ha reagito, sussurrando all’orecchio di Arthur di cacciarla. Ma ora che cosa succederà alla «Signora in Grigio»? Le malelingue già immaginano una replica della storia avvenuta al Wall Street Journal, tra i Bancroft e Murdoch. Stavolta, però, il salvatore sarebbe Michael Bloomberg, che potrebbe rilevare il giornale per rilanciarlo e togliere Sulzberger dai guai.