Giorgio Santilli, Il Sole 24 Ore 26/5/2012, 26 maggio 2012
Gli utili Fs in aumento del 121% – Il consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato ha dato il via libera al bilancio 2011 che ha visto una crescita dell’utile netto a 285 milioni, con un incremento del 121% rispetto al 2010
Gli utili Fs in aumento del 121% – Il consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato ha dato il via libera al bilancio 2011 che ha visto una crescita dell’utile netto a 285 milioni, con un incremento del 121% rispetto al 2010. Cresce anche il margine operativo lordo che supera per la prima volta 1,8 miliardi: 1.804 milioni con una crescita del 7,8% rispetto ai 1.673 dell’anno precedente. Infine cresce l’Ebit, il risultato di esercizio prima delle imposte, che arriva a 664 milioni, con una crescita di 157 milioni (+31%). La nota con cui Fs annuncia il via libera al conto economico 2011 sottolinea che sono stati centrati «tutti gli obiettivi primari del piano industriale così da confermare e migliorare l’andamento positivo registrato negli ultimi anni». Il fatturato di gruppo sale ulteriormente del 3,5% arrivando a 8.265 milioni. Sul versante dei costi operativi si passa da 6.312 a 6.461 (+2,4%) mentre c’è una contrazione del 5,2% del costo del personale, da 4.322 a 4.097 milioni. La nota di Fs segnala che anche la struttura patrimoniale del gruppo si rafforza grazie a un capitale investito netto più equilibrato (una riduzione di 1,3 miliardi di euro rispetto all’esercizio precedente) cui fanno fronte l’alleggerimento della posizione finanziaria netta, che scende nell’esercizio da 9,9 a 8,3 miliardi di euro (-16,4%), e la crescita dei mezzi propri (+0,3 miliardi di euro). Il miglioramento della situazione finanziaria si riscontra anche nel miglioramento del rapporto fra debito ed equity che passa dallo 0,27 del 2010 allo 0,23 del 2011. La società capogruppo sottolinea anche la positiva performance economica delle due maggiori società del gruppo. Trenitalia, con risultati anch’essa in forte crescita rispetto al 2010, chiude l’esercizio 2011 ancora in positivo (utile netto di 156 milioni di euro, rispetto all’utile 2010 di 73 milioni di euro). Questo grazie ad un Ebitda passato da 1.270 milioni di euro a 1.410 milioni (+11%) e a un Ebit che sfiora i 500 milioni di euro rispetto ai 342 del 2010 (+45%). La diminuzione dei ricavi da contratti di servizio con lo Stato e con le Regioni, è stata più che compensata dai ricavi da traffico passeggeri e merci prodotti nel libero mercato. Particolarmente significative, nonostante il difficile momento congiunturale, le performance nel trasporto merci nazionale (+11%) e internazionale (+22%). Anche Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) contribuisce al miglioramento dei risultati del gruppo chiudendo il 2011 con un risultato netto di +98 milioni di euro, in crescita rispetto al 2010 (quando l’utile toccò i 92 milioni di euro), e consolidando la sua performance positiva grazie ad un Ebidta pari a 240 milioni e a un Ebit pari a 113 milioni di euro. In particolare, i ricavi di Rfi sono aumentati nello spazio dei servizi del libero mercato che, grazie alla completa liberalizzazione, si prospetta promettente per il futuro. Anche nel conto economico consolidato del gruppo appare evidente la crescita del peso infrastrutturale: la crescita dei ricavi da servizi di infrastruttura è stata del 7,4% (da 1.038 a 1.115 milioni) a fronte di un aumento dei ricavi dei servizi di trasporto dello 0,7% (da 6.141 a 6.185 milioni). Giorgio Santilli