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 2012  maggio 26 Sabato calendario

MI TRAVESTIVO DA ILDA



Milano
Tubino nero, trucco leggero. Marysthell Garcia Polanco si è presentata così in tribunale, con la stessa mise che era indicata per le “cene eleganti” di Arcore. In più, solo una giacca, sempre nera, e una cintura Luis Vuitton rossa, abbinata con le scarpe dal tacco altissimo. Anche la lunga collana sulla scollatura e il braccialetto di perle sono made in Arcore, “cose semplici, regali di Silvio Berlusconi”. Ieri, udienza pirotecnica del processo con imputato unico (e assente) l’ex presidente del Consiglio, accusato di concussione e prostituzione minorile per i suoi rapporti con la diciassettenne Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori. Sono di scena due testimoni, la pupa di Colorado Cafè e il mitico “Spinaus”, la Polanco e il ragionier Giuseppe Spinelli, il bancomat di Silvio.

Marysthell arriva a palazzo di giustizia con pettinatura nuova (basta caschetto, capelli cortissimi ricci e biondi) e nuovo fidanzato (non proprio un secchione, Westher Molteni, 25 anni, giocatore di basket, svizzero nato, come Marystell, 31 anni, a Santo Do-mingo). “Ci sposeremo tra un mese, mi sono messa d’accordo con Berlusconi, sarà testimone di nozze”. Ma è dentro l’aula che sfodera la notizia più golosa: “Durante una serata ad Arcore mi sono travestita da Il-da Boccassini, con la toga addosso e gli occhiali un po’ così. Per farlo ridere. Gli è piaciuta molto. Mi sono travestita anche da Obama”.

Nessuno aveva raccontato, prima d’ora, questo travestimento, che sembra inventato di sana pianta per movimentare la giornata. Per il resto tutta nel segno di una rassicurante conferma delle tesi difensive: Marysthell non si è mai spogliata e non ha mai visto nessuna ragazza spogliarsi; non ha mai “toccato parti intime di Berlusconi o di Emilio Fede”, né si è “fatta toccare nelle parti intime dal presidente o da Fede”; non ha mai fatto sesso con il padrone di casa, come non lo hanno fatto le altre ragazze che come lei si fermavano talvolta ad Arcore per la notte. Il bunga-bunga era soltanto una barzelletta raccontata da Berlusconi e gli spettacolini del dopocena erano innocenti travestimenti, danze, balletti, canzoni. Non proprio “cene eleganti”, ma “gare di burlesque”, racconta Marysthell al pm Antonio Sangermano, confermando l’ultima trovata di Silvio: “Restavo vestita da burlesque” , dice Polanco. “Reggiseno e mutandine”, traduce con la faccia truce la presidente del tribunale, Giulia Turri. Tutta un’altra musica rispetto alle testimonianze di altre ragazze (Chiara Danese, Ambra Battilana, Imane Fadil, Maria Makdoum, Melania Tumini, Natasha Teatino) che dicono invece di aver visto spogliarelli, toccamenti erotici, “un puttanaio, insomma”, con Nicole Minetti nuda e gara finale per restare per la notte.

E i soldi? Per Marysthell erano solo regali elargiti dalla generosità dell’amico Silvio. “Mi ha aiutato perché mia figlia aveva un grave problema di salute”. Un’allergia al gatto, spiega. Le arrivano bonifici e tanti soldi in contanti. E casa in via Olgettina, con affitto e bollette pagate, a lei come alle altre preferite dell’harem. Da dimenticare la brutta avventura dell’arresto del suo vecchio fidanzato e convivente, Ramirez De La Rosa, fermato nell’agosto 2010 sull’auto di Nicole Minetti (prestata mentre la consigliera regionale era in vacanza alle Seichelles) e portato in carcere per via di quasi 15 chili di cocaina, in parte stivati nel box di Marysthell in via Olgettina.

Ma per sapere dei soldi bisogna parlare con “Spinaus”. Capelli bianchi, camicia bianca, denti bianchi, vestito nero, impeccabile, dal 1978 volonteroso funzionario e ufficiale pagatore delle spese private di Silvio. Circa 20 milioni di euro portati in contanti ad Arcore tra il 2009 e il 2010, ha ammesso il ragionier Spinelli a Ilda Boccassini, che scende in campo quando si parla di soldi. “Durante la settimana le ragazze mi chiamavano, io prendevo nota delle esigenze, poi ne parlavo con il dottore nella riunione del lunedì ad Arcore e preparavo una busta con i contanti per ciascuna. Io eseguo. Faccio tutto su disposizioni di Silvio Berlusconi, non ho mai preso una mia iniziativa”. A Ruby, molto insistente, ha dato in contanti, tra maggio e settembre 2010, 8 mila euro e rotti. Poi saldava, di concerto con Nicole Minetti, le spese dell’harem di via Olgettina. E le spese extra, come il dentista. “Abbiamo aiutato e stiamo aiutando tante persone, questa è solo una piccola parte, non avete idea”, racconta Spinaus (“Il mio stipendio, presidente? 13 mila euro lordi al mese, ma ora sono in pensione”). “Non mi sono chiesto il perché, per me erano tutte persone senza lavoro”. Per aiutare un altro caro amico di Silvio, Lele Mora, Spinelli apre un conto apposito, nel gennaio 2010, su cui passano circa 2 milioni e mezzo di euro. Adesso il sistema è cambiato, racconta Spinelli: ora Berlusconi mantiene le ragazze con “bonifici bancari mensili”.