Mario Gerevini, corriere della sera, 31.5.12, 31 maggio 2012
APPUNTI SU CANNALIRE
Antonio Cannalire da Francavilla Fontana (Brindisi), 37 anni. Il suo massimo successo raggiunto in carriera era stato un posto in consiglio di amministrazione nella Francavilla Fontana Multiservizi, l’azienda comunale di Roma che gestiva business tipo illuminazione delle strade, lampade votive ecc. Fallita. Poi si è messo in società con altri in un’azienda di software. Fallita. Con questo fulminante curriculum e grazie all’amicizia con il figlio del senatore Marcello Dell’Utri, Cannalire è approdato alla finanza che conta, nella banca dei milanesi. Con il ruolo di segretario ufficioso del presidente influiva sulla direzione crediti per affidare clienti senza requisiti ma politicamente sponsorizzati.
La definizione esatta è una sola: faccendiere. Una sorta di Pierangelo Daccò, il mediatore della sanità lombarda, ma con un bel contrattino da co.co.co da esibire. Tanto quello era "sotterraneo", quanto questo era ufficialmente il faccendiere del presidente. Anche se poi sui contratti c’era scritto "consulente".Per le sue "prestazioni" che danneggiavano la banca era pagato dalla banca, non da Ponzellini. Gli fu firmato un contratto a progetto annuale che porta la data del 26 maggio 2010: 50 mila euro anni, raddoppiati al primo rinnovo nel 2011. Si vede che aveva "lavorato" bene. "Supporto alla Presidenza - è scritto sul contratto - per le relazioni con la Pubblica Amministrazione centrale e locale e con le grandi imprese".
Cannalire esercita poteri che dovrebbero essere riservati "a dipendenti in funzioni direttive". Invece è la longa manus del presidente e il contratto serve solo a giustificare la sua presenza in banca. Tant’è che nel novembre scorso, un mese dopo l’insediamento della nuova gestione targato Andrea Bonomi, il rapporto con Cannalire è stato azzerato. Intanto si addensavano nuvoloni neri sull’ex presidente e sul suo "dobermann". Ed è forse per quel motivo che dal conto corrente Bpm n. 0519676572-12, ricondubile a Marco Dell’Utri, il 20 ottobre 2011 è partita una prima tranche da 50 mila euro dei 425 mila destinati a liquidare il 33% di Cannalire nella società comune Jackpot Game. Un socio ormai scomodo.