Giuliano Foschini e Marco Mensurati, la Repubblica 29/5/2012, 29 maggio 2012
Conte indagato: associazione a delinquere – CREMONA - C´è come al solito un numero accanto al nome di Antonio Conte
Conte indagato: associazione a delinquere – CREMONA - C´è come al solito un numero accanto al nome di Antonio Conte. Ma per la prima volta nella sua storia non si tratta né di una maglia, né di un voto in pagella, né di uno schema avveniristico: 416, associazione a delinquere. È scritto così nell´avviso di perquisizione che ieri mattina i poliziotti del Servizio centrale operativo di Roma hanno notificato all´allenatore della squadra campione di Italia nella casa di Torino. Conte era fuori città: è stato contattato da suo fratello e ha consegnato in tarda mattinata agli agenti pc, palmari e telefonino che nelle prossime ore finiranno all´attenzione dei tecnici della Polizia. Si cercano riscontri informatici alle dichiarazioni di Filippo Carobbio, l´ex calciatore del Siena che lo accusa di essere stato complice nella stagione 2010-2011 di almeno due illeciti sportivi. In quei computer potrebbero esserci le prove dell´innocenza o della colpevolezza dell´allenatore. Le partite del «Siena dei miracoli» al centro dell´inchiesta sono sette. Insieme con Conte sono stati indagati e perquisiti anche il presidente Mezzaroma e il direttore sportivo Giorgio Perinetti, appena passato al Palermo. A Conte vengono contestati illeciti però soltanto per due partite: quella con il Novara e quella contro l´Albinoleffe. In entrambi i casi, l´accusa si basa sulle dichiarazioni di Carobbio. Nella prima gara si parla di un pareggio dettato con l´accordo delle società per motivi di classifica. Pareggio sul quale si sarebbero inseriti poi gli Zingari comprando l´informazione, scommettendo e vincendo decine di migliaia di euro. «In Novara-Siena 2-2 - dice Carobbio - ne abbiamo parlato durante la riunione tecnica e quindi eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarsi di conseguenza durante la gara. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l´accordo con il Novara per il pareggio; non sono certo di chi per primo si accordò, comunque Drascek venne nel nostro albergo in ritiro e parlò con Vitiello. Credo che quello sia stato il primo contatto, ma poi l´accordo è stato comunicato a tutti, visto che, come precisato, se ne parlò anche durante la riunione tecnica con l´allenatore; ricordo che, oltre a parlarne con l´intera squadra, ne parlai, singolarmente al campo, con Bertani e Gheller del Novara, prima della partita». Chi crede a Carobbio? Il teste è ritenuto generalmente attendibile. E a ulteriore riscontro delle sue dichiarazioni c´è la circostanza che sulla partita si muovono gli Zingari che giocano solo quando sono sicuri di vincere (e su Siena-Novara vincono). Come annota il gip Guido Salvini nell´ordinanza di custodia cautelare è opportuno svolgere ancora indagini. «Dalle dichiarazioni - scrive - emergerebbe un altrettanto inquietante caso di pianificazione della combine sportiva tra due società di primo livello del campionato di serie B dello scorso anno (entrambe militano attualmente in serie A), al quale evidentemente avrebbero aderito tutte le componenti del sodalizio senese, (calciatori e dirigenti), d´intesa con l´altra società. Di più, risulterebbe il coinvolgimento, ma è tutto da verificare e non in questa sede, di Antonio Conte». Stesso discorso varrebbe per la gara con l´Albinoleffe dove ci sarebbe stato un accordo per il pareggio organizzato sin dalla partita d´andata dal numero 2 di Conte (oggi primo assistente alla Juve) Christian Stellini (anche lui indagato e perquisito). «Ne parlammo alla riunione tecnica dove partecipavano l´allenatore, il vice, il preparatore dei portieri e il collaboratore. Anche la società ne era al corrente: ricordo di averne parlato con Fagiano e Perinetti (anche lui perquisito, ndr)». Tutti però hanno negato la circostanza davanti al procuratore federale Stefano Palazzi.