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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

FRANCESCO CORALLO

classe 1960, incensurato e da oggi latitante. Nascita a Catania, abituale dimora Roma, residenza in Avenue de Capitains, Santo Domingo.
E’ nella società di cui è proprietario (la Bplus Giocolegale ltd" di Londra, già Atlantis World Nv) che controlla il 30% dell’azzardo legale in Italia.
Nel 2004, anno in cui il governo Berlusconi sdogana l’azzardo regolamentandone l’esercizio, la "Atlantis" di Francesco Corallo entra nel lotto delle aziende concessionarie dei Monopoli di Stato per la gestione delle slot.machine.
Francesco Corallo finanzia con 50 mila euro il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta che per altro sarà, fino al 2008, rappresentante legale della sua Atlantis in Italia. Quello stesso Laboccetta che, nell’estate del 2004 viene fotografato con Fini al tavolo del ristorante di uno dei suoi casinò, il Beach Plaza di Saint Marteen.
Quando la Corte dei Conti contesta alla Atlantis un danno all’erario di 31 miliardi, fa pressioni su Francesco Cosimo Proietti, all’epoca segretario di Fini, perchè la sua concessione non venga revocata (la conserverà).
Lo stesso Proietti cui, nel 2006, attraverso tale Pierluigi Angelucci, la Atlantis bonifica 120 mila euro attraverso l’associazione Monti Simbruini (Proietti negherà di aver mai ricevuto un soldo).
Nell’estate dello scandalo Tulliani e dela casa di Montecarlo, poi, si scopre che le società off-shore Printemps e Timara (quelle che hanno acquistato l’immobile abitato dal cognato di Fini) sono rappresentate da tale James Walfenzao, lo stesso broker al vertice della holding londinese che controlla parte delle quote della Atlantis.
Gli amici del Pdl non lo abbandonano neppure quando finisce in acque agitate. A marzo, in commissione Finanze della Camera, dove siede Laboccetta, un emendamento del Pdl fa cadere le barriere antimafia per le concessionarie dei giochi d’azzardo, abolendo per i soci l’obbligo della documentazione antimafia fino al terzo grado di parentela.