w.g. - e.ran. Repubblica, 30 maggio 2012, 30 maggio 2012
Il banchiere accusato di associazione a delinquere e corruzione. Una banca che si piegava o ogni richiesta del potente di turno
Il banchiere accusato di associazione a delinquere e corruzione. Una banca che si piegava o ogni richiesta del potente di turno. Elargiva fondi, finanziamenti anche senza alcun requisito o titolo, garantiva fidejussioni a uomini in odore di malavita. Sarebbe stato questo il modo in cui la Banca popolare di Milano è stata gestita da Massimo Ponzellini durante la sua presidenza (dal 2009 al 2011 e attualmente numero uno di Impregilo). Da ieri, l’ex banchiere si trova agli arresti domiciliari con una valanga di accuse. L’ordinanza è stata firmata dal gip Cristina Di Censo su richiesta dei pm di Milano, Mauro Clerici e Roberto Pellicano, in cui contestano all’ex numero uno di Bpm l’associazione a delinquere, il riciclaggio, la corruzione e il divieto per gli esponenti bancari di contrarre obbligazioni. Stesso provvedimento per il suo braccio destro, Antonio Cannalire, definito dal gip "un soggetto in stretti rapporti con Ponzellini, su cui esercitava una forte influenza e con cui avrebbe curato pratiche di finanziamento chiaramente anomale con personaggi di rilievo istituzionale". Latitante, invece, un terzo indagato, Francesco Corallo, titolare di quella società di macchine del gioco d’azzardo, Atlantis. L’indagine nasce proprio da una segnalazione di Banca d’Italia, su un finanziamento che Bpm avrebbe elargito (148 milioni di euro), alla società di Corallo. Atlantis non aveva le carte in regola per ottenere quel finanziamento: troppi opachi i bilanci,inspiegabili i beneficiari degli utili all’estero. Corallo, residente ufficialmente fuori Italia, è figlio di quel Gaetano, condannato per reati di criminalità organizzata (7 anni), e secondo indagini legato al clan di Nitto Santapaola. Il manager delle slot machine, in cambio dell’occhio di riguardo, avrebbe versato a Ponzellini un milione di euro e avrebbe promesso il versamento di altri 3,5 milioni di sterline inglesi in tre anni (100 mila al mese).