Agnese Ananasso, la Repubblica 26/5/2012, 26 maggio 2012
Le truffe online hanno sorpassato le rapine assalto alle banche sfruttando i social network – ROMA - Furbi, sofisticati e all´avanguardia
Le truffe online hanno sorpassato le rapine assalto alle banche sfruttando i social network – ROMA - Furbi, sofisticati e all´avanguardia. Sono i "nuovi ladri", quelli che ti rubano l´identità, i dati anagrafici, fiscali e bancari per comprarsi la macchina, la lavatrice o semplicemente per fare scommesse online. Un fenomeno, quelle delle frodi creditizie, che in Italia nel 2011 si è mantenuto più o meno agli stessi livelli del 2010, con un lieve incremento (+0,6 per cento), per un totale di 22.100 casi. Ma se si pensa che lo scorso anno gli istituti finanziari hanno stretto i cordoni della borsa, concedendo il 19 per cento in meno di mutui e il 4 per cento in meno di prestiti rispetto al 2010, quel "lieve" diventa "pesante". E quel 22.100 una cifra enorme se paragonata al numero di furti alle banche, i furti classici per capirci, le rapine, che nel 2011, secondo l´Ossif (il centro di ricerca dell´Abi sulla sicurezza anticrimine) sono stati 1.100: in pratica a ogni rapina corrispondono venti frodi creditizie. Sono i dati dell´indagine condotta dall´Osservatorio Crif (società indipendente specializzata nella consulenza creditizia), anticipati in esclusiva a Repubblica. Frodi che fanno piangere tutta l´Italia, giovani e vecchi, da Nord a Sud. Il primato spetta alla Campania (23,7 per cento delle frodi realizzate in tutto il Paese), seguita da Lazio (15,6 per cento) e Lombardia (11,4 per cento). E, strano a dirsi, sono i giovani, quelli che dovrebbero essere più smaliziati, a risultare i più soggetti al furto di identità finalizzato alla frode creditizia: il 74 per cento delle vittime ha tra i 18 e i 50 anni, con un picco del 27 per cento nella fascia 30-40 anni (23 per cento tra i 18 e i 30enni e 24 per cento tra i 40 e 50enni). I meno colpiti proprio i cinquantenni (16 per cento) e gli over 60 (11 per cento). E aumentano le quote rosa: cresce il numero di donne vittime delle frodi fiscali (+25 per cento), anche se il primato spetta comunque agli uomini, il 66,8 per cento dei truffati. Ma come è possibile che con tutti i controlli, le certificazioni di sicurezza e le campagne di sensibilizzazione, non si riesca a debellare questo tipo di crimini? «I meccanismi sono sempre più sofisticati - spiega Maria Luisa Cardini di Crif - l´accesso ai dati sensibili è estremamente facile, specialmente con la diffusione dei profili scaricabili dai social network. È facile ricavare il codice fiscale e i dati anagrafici, indispensabili per produrre documenti falsi, quelli che servono per richiedere finanziamenti, leasing di auto, cessione del quinto, aprire conti correnti o cambiare assegni». Il 25 per cento delle frodi creditizie vede scippato - virtualmente - un borsello con dentro 10 mila euro, anche se i ladri si accontentano anche di cifre più basse, sotto i tremila. In questa classe di importo le frodi sono aumentati del 10% nel 2011, perché se l´importo è basso e la richiesta viene effettuata da un negozio (di mobili, elettronica...), i controlli sono meno rigidi e l´erogazione è più veloce. Infatti è proprio nell´ambito dei prestiti finalizzati che si registra il maggior numero di frodi, il 79,4 per cento, quasi il 7 per cento in più rispetto al 2010. Sul fronte dei prestiti personali gli accertamenti sono più rigidi e quindi l´incremento non c´è stato tanto sul numero di frodi quanto sull´importo rubato, che sale dell´8 per cento, raggiungendo quota 13.300 euro. Scende a quota 2.500 euro invece la cifra per le carte di credito. L´abilità di questi criminali sta anche nel non farsi scoprire. Ci vogliono mesi, se non anni per individuare la frode. Tempi che si sono allungati nell´ultimo anno, rendendo così difficoltoso recuperare il maltolto: solo nel 26 per cento dei casi la truffa viene scoperta entro sei mesi, nel 32 si va dai sei mesi ai due anni e addirittura nel 30 per cento si devono aspettare anche tre anni. Ma una cosa veramente incredibile è che questi "geni del male" riescono persino a ottenere i mutui, facendosi erogare mediamente 74 mila euro. Per arrivare anche a 150 mila euro. Cercando, in modo certosino, il profilo giusto per ottenere, senza intoppi, il finanziamento. Un´impresa. Quasi più della truffa stessa.