Antonio Spampinato, Libero 27/5/2012, 27 maggio 2012
RCS ASSUME SCOTT JOVANE PER DIVENTARE HI-TECH
Non sarà facile per Pietro Scott Jovane mantenere saldo il timone e la giusta equidistanza tra i soci Rcs Media Group, viste le loro posizioni, spesso diametralmente opposte, sulla gestione dell’azienda editoriale. Ma il numero uno uscente di Microsoft Italia, fresco di nomina ad amministratore delegato del gruppo che pubblica il Corriere della Sera, è un uomo solido e concreto.«A Oxford mi hanno insegnato un approccio molto pratico alle cose», ci aveva detto al tempo del suo debutto sulla poltrona italiana più importante dell’azienda di Redmond. Le premesse affinché possa riuscire nello scopo di modificare il dna della Rizzoli incorporando i geni della piattaforma del futuro, il web 2.0, ma anche in quello di promuoverla, ci sono tutte. D’altronde uno degli obiettivi che Microsoft gli aveva assegnato era quello di convincere e portare la pubblica amministrazione italiana verso un importante ammodernamento tecnologico. Un traguardo da premio Nobel; tuttavia ha messo a segno importanti risultati. «Il voto sul nuovo ad è stato unanime, sono molto soddisfatto. Ci apriamo alle nuove tecnologie del terzo millennio», ha detto venerdì sera Giuseppe Rotelli, vicepresidente di Rcs.
«Scott Jovane ha fatto fronte a diverse situazioni nel mondo industriale – ha detto il presidente Fiat John Elkann in un’intervista a “Prima comunicazione”. Poi, con la responsabilità di Microsoft Italia, ha maturato un’interessante esperienza commerciale e tecnologica. Si tratta di una realtà tutta incentrata sul cambiamento, che per vendere le sue tecnologie deve essere anzitutto capace di comunicare il valore del cambiamento agli altri», sottolinea il presidente della Fiat.
Chissà se anche Diego Della Valle, che non più tardi di un mese fa è uscito dal patto sbattendo la porta, è soddisfatto della nomina. L’imprenditore marchigiano si preoccupava affinché l’azienda venisse «ben gestita». Tutto sommato, anche Elkann ora la pensa allo stesso modo: «La situazione dell’azienda ci dice che in questi anni il sistema di governo di Rcs non ha funzionato» e «sono persuaso che abbiamo creato i presupposti perché avvenga qualcosa di positivo». E poi una frase che sembra diretta proprio a Della Valle: «Il patto non è una camera di compensazione per giochi di potere, il suo obiettivo è semplice: fare il bene dell’azienda».
Antonio Spampinato