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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

All’inizio sembra che stia leggendo su un tabellone nascosto dietro il pubblico. O almeno viene da sperarlo istintivamente, perché non si era mai vista una bambina di 12 anni pronunciare un discorso senza impappinarsi neanche mezzo secondo per sei minuti filati, mettendo sotto, in un colpo solo, il governo e il sistema bancario del Canada

All’inizio sembra che stia leggendo su un tabellone nascosto dietro il pubblico. O almeno viene da sperarlo istintivamente, perché non si era mai vista una bambina di 12 anni pronunciare un discorso senza impappinarsi neanche mezzo secondo per sei minuti filati, mettendo sotto, in un colpo solo, il governo e il sistema bancario del Canada. Victoria Grant, «una dodicenne canadese» come si presenta lei stessa, finora ha vissuto a Cambridge, nell’Ontario. Ma da qualche giorno spunta dappertutto sui siti di mezzo mondo, dopoché l’edizione canadese di «Huffington Post» ha ripreso il video postato su Youtube da suo padre, il signor Grant naturalmente. Nel filmato (Corriere.it) si vede una ragazzina spigliata, capelli sciolti, viso grazioso, perfettamente a suo agio davanti a un pubblico che le deve apparire di brontosauri inevitabilmente appannati. La scolaretta monta sul palco di un incontro organizzato a Filadelfia dal «Public Banking Institute», un’associazione che si «batte» affinché le «banche siano al servizio dell’interesse pubblico». «Ok, sentiamo ora Victoria», annuncia il presentatore. L’attacco è folgorante: cinque domande secche in sequenza, seguendo lo schema retorico dell’anafora inventato dai sofisti dell’antica Grecia e rivisitato nei «Master» delle grandi università anglo- sassoni, dove insegnano ai manager come si tiene uno «speech» in pubblico. «Vi siete mai chiesti perché il Canada è indebitato?». «Vi siete mai chiesti perché il governo impone ai canadesi così tante tasse?». «Vi siete mai chiesti perché i banchieri delle più grosse banche canadesi siano sempre più ricchi e il resto di noi no?». «Vi siete mai chiesti perché il nostro debito nazionale supera gli 800 miliardi di dollari e perché noi versiamo 160 milioni di dollari ogni giorno ai banchieri privati per i soli interessi sul debito nazionale? Sono 60 miliardi di dollari l’anno». «Vi siete mai chiesti il perché di questi 60 miliardi di dollari?». La platea non fiata. Certo che ce lo siamo chiesto Victoria, non facciamo altro che chiederci tutto questo e altro ancora, da 3-4 anni. Ce lo stiamo chiedendo tutti, qualunque sia il lavoro (o non lavoro) che facciamo, qualunque sia il ruolo e il potere sociale: da Barak Obama al più giovane disoccupato greco. Il problema è che, finora, nessuno (a cominciare dall’inquilino della Casa Bianca) sembra aver trovato una risposta davvero convincente. Ma Victoria Grant ha 12 anni e la mente sgombra. «Punto uno, punto due, punto tre». Potrebbe essere una lezione imparata a memoria, ma onestamente non è questa la prima impressione che rimane guardando il video. E forse per questo gli internauti non hanno avuto dubbi. Dal 27 aprile scorso i contatti aumentano con ritmi forsennati («virali», secondo il gergo di Internet). Se ne accorgono sia il «Financial Post» e, il 10 maggio, il sito canadese di «Huffington Post». La versione online di «Forbes» tiene i conti: prima 75 mila, poi un balzo fino a 200 mila. La scalata, è chiaro, è appena cominciata. I commenti arrivano a ondate, mescolati come sempre. Più approvazioni, più incoraggiamenti che dubbi. Il tono assertivo della giovanissima «speaker», la grazia con cui frantuma concetti difficili, sminuzza tecnicismi e rende potabili, quasi familiari, cifre impossibili a base di «billion», fanno premio sulla solidità del ragionamento. Si resta come incantati, imbambolati per sei minuti. E ci vuole un po’ per spostare la concentrazione sul significato di tutte quelle frasi così ben confezionate. Perché Victoria non lascia nulla di irrisolto. Il governo canadese prende denaro a prestito dal sistema privato delle banche, pagando, come è inevitabile, un tasso di interesse. «In questo modo le banche ci derubano due volte. Ci derubano come cittadini perché ci prestano soldi con alti tassi di interesse. Ci derubano come contribuenti, perché i soldi che il governo usa per ripagare i prestiti sono anche quelli nostri». Il tema è al centro del dibattito canadese. E il mestiere del banchiere forse non è mai stato così impopolare. Non solo nell’Ontario, evidentemente. Ma Victoria sa anche come uscirne: semplicemente togliendo di mezzo le banche private e consegnando «il potere» di prestare denaro solo alle aziende di credito controllate dal governo. Qualunque «addetto ai lavori», un politico, un economista, un sindacalista, un imprenditore, avrebbe sintetizzato con il termine di «nazionalizzazione». Tra gli sbadigli. La nuova giovanissima star del web, invece, sa come farsi ascoltare. Ora sarebbe bello vedere anche chi glielo ha insegnato così bene. Giuseppe Sarcina