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 2012  maggio 25 Venerdì calendario

Morta la vera ragazza di Bube Ispirò Cassola e Comencini - Amore e destino per il cinico Lacan sono sinonimi: e il sentimento che ha legato Nada Giorgi a Renato Ciandri sem­bra confermarlo

Morta la vera ragazza di Bube Ispirò Cassola e Comencini - Amore e destino per il cinico Lacan sono sinonimi: e il sentimento che ha legato Nada Giorgi a Renato Ciandri sem­bra confermarlo. Poco importa che a un certo punto, come al soli­to, sia arrivata la letteratura, sotto il nome di Carlo Cassola, a farci so­pra un romanzo. Ha ragione il Gruppo 63? La ragazza di Bube è un romanzo da stazione? Si vedrà. Se non è da stazione, di sicuro è stato a lungo lettu­ra «obbligata» di quasi tutti gli alunni delle scuole italiane. Ma la notizia di oggi è un’altra: la ragazza di Bube, quella vera, cioè proprio Nada Giorgi, è morta. All’ospedale di Ponte a Niccheri a Firenze, ieri mattina. Aveva 85 anni. Ne ha dato annuncio Massimo Biagioni, autore per Polistampa di una biografia su di lei ( Nada. La ragazza di Bube ). Fu Nada la musa ispiratrice del romanzo di Cas­sola, che appena uscito nel 1960 si guadagnò il Pre­mio Strega. Fu sempre lei ad accusare lo scrittore di «aver tradito la verità storica dei fatti di cui era stata testimone». La vicenda è nota: nel 1943 Rena­to conosce Nada- all’epoca sedicenne,cioè tre an­ni più giovane di lui - a Torre Decima (Pontassie­ve, in Valdarno).È già partigiano nell’anima:qual­che mese dopo si aggrega alla formazione «Stella Rossa». Si combatte sul monte Giovi, ma arrivano gli angloamericani a risolvere la situazione: Bube però non consegna le armi. Nel maggio del 1945 Renato e Nada tornano a Pontassieve per la Festa della Madonna del Sasso in­sieme ad altri partigiani che a un certo punto, fazzoletti rossi al col­lo, vogliono entrare in chiesa. Il prete preferirebbe di no. Scoppia un alterco. Giunge sul posto un maresciallo dei carabinieri con suo figlio: il ragazzo, non si sa per­ché dal momento che è solo dicias­settenne, è armato. E, peggio, ha pure paura ed esplode all’improvviso un colpo che uccide Anto­nio Panchetti, uno dei partigiani. Tumulto, reazio­ne. Risultato: altri due morti. Ma la ricostruzione storica è piuttosto confusa.«Bube»è accusato del­l’omicidio: «ingiustamente» come ha sempre so­stenuto Nada. Preferisce darsi alla macchia. La sua «ragazza» gli porta viveri e sigarette, ma Rena­to allunga la fuga sino in Francia. Condannato a 19 anni in contumacia, scovato dall’Interpol nel 1950, carcerato fino al 1961, muore a 57 anni nel 1981. Nada l’ha difeso fino all’ultimo. Fini qui, la vita. La letteratura comincia quando Carlo Cassola incontra alla fine degli anni Cin­quanta a Colle Val d’Elsa Nada e Renato, ne ascol­ta la storia ma soprattutto prende quegli appunti mentali che gli permetteranno di scrivere La ra­gazza di Bube , tre anni dopo la pubblicazione tra­sfigurato in film da Luigi Comencini con Claudia Cardinale nella parte di Nadia.