Notizie tratte da: Murakami Haruki # 1Q84 # Einaudi Torino 2011., 26 maggio 2012
LIBRO IN GOCCE
Numero 29 (Murakami Haruki, «1Q84»)
L’essenza di Murakami
Romanzi «Quello che apprezzo di più, soprattutto per quanto riguarda i romanzi, è non riuscire a comprenderli completamente».
Farfalle «Era evidente la necessità di intervenire sullo stile, ma così facendo sarebbe riuscito a mantenere, senza danneggiarli, lo spirito e l’atmosfera dell’originale? Non era come tentare di donare uno scheletro a una farfalla?».
Salici «I salici ondeggiavano silenziosi come una folla di spiriti che avesse smarrito la via».
Pianura «Da qualche parte, nella pianura delle sue emozioni...».
Carlo «Visto dall’esterno, il principe Carlo (d’Inghilterra) le sembrava un professore di fisica con un problema gastrointestinale»
Organizzazioni «E io, sia nelle grandi questioni che in quelle piccole, ho sempre diffidato delle organizzazioni».
Rivoluzione «Del resto, fin dall’inizio aveva avuto in mente una rivoluzione intesa come possibilità o meglio come metafora. Credeva che alimentare un pensiero antisistema e sovversivo come il suo fosse essenziale per una società sana».
Silenzio «Quando ebbe finito di parlare, il silenzio calò pesante sulla stanza, come un destino stabilito».
Mare «Trasportato da una brezza leggera, le arrivava attutito dalla distanza il rumore del traffico, simile al fragore di un mare artificiale».
Stanze «Aomame visitò diverse piccole stanze che aveva dentro di sé, risalendo negli anni come un pesce risale il fiume».
Ghiliachi «I ghiliachi non si lavano mai, e gli etnografi hanno difficoltà a stabilire il vero colore della carnagione; non lavano la biancheria, e i vestiti di pelliccia e le calzature hanno l’aria di essere stati appena strappati a un cane malato. I ghiliachi emanano un odore pesante, acido e la vicinanza delle loro case si riconosce dall’odore ripugnante, a volte insopportabile, di pesce secco e di scarti marci di pesce» (Cechov).
Pizza «È gente che pure la pizza la mangia solo quando si è raffreddata».
Rumore «Komatsu emise un rumore con la gola, come se stesse ingoiando qualcosa di immaginario».
Cravatta «La fantasia della cravatta ricordava un groviglio di spaghettini scotti, dipinti in stile impressionistico da uno studente di pittura maldestro».
Denti «Come pali su una spiaggia devastata da una mareggiata, i suoi denti erano variamente incurvati, puntavano in direzioni diverse, ed erano ricoperti da ogni genere di sporcizia».
Spararsi «Ascoltami bene: meglio evitare di puntare alla tempia. Perforare il cervello partendo dalla tempia è più difficile di quanto tu possa pensare. Prima di tutto perché in quei momenti la mano trema, e quando la mano trema si rischia che il proiettile cambi traiettoria. Capita spesso che la pallottola sfiori solo le ossa craniche senza provocare la morte. E immagino che tu voglia evitare questa eventualità. Per un essere umano il momento della morte è molto importante. Non si può scegliere come nascere, ma si può scegliere come morire. Il sistema più sicuro è ficcarsi la canna della pistola in bocca e colpire il cervello dal basso. In questo modo».
Soldi «Non voglio soldi. A far girare il mondo, più che i soldi, sono i debiti e i crediti. Poiché odio essere in debito, preferisco acquistare crediti».
Pianoforte «Fece ondeggiare le dieci dita nell’aria, come Vladimir Horowitz davanti agli 88 tasti del pianoforte. Poi si decise, e cominciò a digitare i tasti del word processor».
Famiglia «“Se mai dovesse esserci una valanga, hai una famiglia da avvisare?”. “No”. “Bene. Lavorare senza pesi è la cosa migliore. Avere per famiglia un albero della gomma è la soluzione ideale”».
Cellule «Tengo si ricordò all’improvviso che ognuno perde ogni giorno 40 milioni di cellule dell’epidermide. Si perdono, si staccano e svaniscono nell’aria. “Forse siamo le cellule dell’epidermide del mondo. Non c’è da stupirsi se qualcuno, un giorno, scompare all’improvviso”».
Rembrandt «Spalmava la marmellata con cura e mettendoci tempo, come Rembrandt quando dipingeva la piega di un abito».
Antilope «Come un’agile antilope finita in un branco di rozzi rinoceronti, in mezzo ai tanti camion da trasporto c’era una Mercedes coupé».
Notizie tratte da: Murakami Haruki, «1Q84», Einaudi, 20 euro