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 2012  maggio 26 Sabato calendario

Per accendere l’attenzione intorno al 62° congresso della Fifa (a Budapest), Joseph Blatter ha puntato su un argomento di grande presa popolare: le partite decise ai rigori, come è accaduto una settimana fa a Monaco, nella finale di Champions League fra Chelsea e Bayern (1-1 al 120’; 5-4 ai penalty)

Per accendere l’attenzione intorno al 62° congresso della Fifa (a Budapest), Joseph Blatter ha puntato su un argomento di grande presa popolare: le partite decise ai rigori, come è accaduto una settimana fa a Monaco, nella finale di Champions League fra Chelsea e Bayern (1-1 al 120’; 5-4 ai penalty). Il presidente è stato molto duro: «Il calcio è un gioco di squadra e non dovrebbe mai diventare uno sport per uno contro uno. Quando si va ai rigori, il gioco del pallone perde la sua essenza ed è per questo che sono una tragedia. Non ho mai detto che dovremmo abolire questa regola, ma ho chiesto a Franz Beckenbauer, che guida la commissione Calcio 2014, di trovare una soluzione alternativa». In passato Beckenbauer aveva sostenuto che i rigori fossero una soluzione migliore rispetto al golden goal o al silver goal, per non parlare della sudden death, idea nata in ambito Uefa all’Europeo ’92, quando si pensava di giocare a oltranza dopo il 90’ (e anche oltre il 120’), finché una delle due squadre non avesse segnato. Una proposta immediatamente stoppata dai medici, che avevano chiarito come fosse impensabile (e dannoso) allenare giocatori per una partita dal tempo indefinito. Introdotta nel formato attuale nel ’70 la regola dei rigori è stata decisiva nel Mondiale ’94 (Brasile sull’Italia) e 2006 (Italia sulla Francia) e all’Europeo ’76 (la Cecoslovacchia sulla Germania Ovest, con il primo cucchiaio, inventato da Panenka). Dieci le edizioni di Coppa campioni/Champions League decise dal dischetto: Liverpool (’84 e 2005), Steaua (’86), Psv Eindhoven (’88), Stella Rossa (’91), Juve (’96), Bayern (2001), Milan (2003), Manchester United (2008), Chelsea (2012). La finale dell’Europeo ’68, era stata replicata e l’Italia (1-1 con la Jugoslavia nel primo atto) aveva vinto il replay (2-0); la finale di Coppa dei Campioni ’74, finita 1-1 fra Bayern e Atletico Madrid, era stata ripetuta e vinta dai tedeschi 4-0. E questa sarebbe ancora la soluzione migliore, se non fosse per il calendario super-compresso, che non consente più le finali-bis. La regola del golden goal (vittoria assegnata alla squadra che segna per prima nei supplementari) era stata introdotta nel ’94 ed eliminata nel 2004, ma aveva deciso gli Europei ’96 (Germania sui cechi) e 2000 (Francia sull’Italia). Il silver goal (fine della partita dopo un supplementare, in caso di gol entro il 105’) era stata introdotto nel 2002 e abolito nel 2004. Blatter da tempo chiede riforme sulle regole del calcio e altre volte si era espresso in maniera critica sui rigori, ma il fatto che si sia espresso nel congresso della Fifa, davanti ai delegati di 209 Paesi, sottolinea il suo desiderio che il comitato cominci a trovare una risposta. Il congresso ha dato anche il via libera alla copertura assicurativa sul rischio infortuni per i giocatori impegnati con le nazionali. La decisione ha chiuso il lungo braccio di ferro tra club e Fifa sugli indennizzi per le società titolari del tesseramento dei calciatori. Avranno una copertura i giocatori che prenderanno parte alle partite con le nazionali maggiori nel calendario ufficiale Fifa nel periodo fra il 1° settembre 2012 e il 31 dicembre 2014. Il budget per la copertura assicurativa ammonta a circa 75 milioni di dollari. Ufficializzato l’ingresso della prima donna dell’Esecutivo Fifa: è Lydia Nsereka, la presidente della federazione del Burundi. f. mo.